Alberto Casiraghy, a Venezia la mostra dell’artista tipografo di Osnago

Per la prima volta, le opere della piccola casa editrice Pulcinoelefante saranno esposte nella città lagunare

Casiraghy al lavoro nella sua bottega

Casiraghy al lavoro nella sua bottega

Osnago, 12 aprile 2024 – L’arte unica al mondo di Alberto Casiraghy, tipografo artigianale della prestigiosa casa editrice Pulcinoelefante di Osnago, arriva a Venezia. Da domani i suoi ricercati libri stampati a mano a tiratura limitatissima, saranno esposti alla Bottega Cini, Dorsoduro 860 A, una sorta di bottega rinascimentale reinterpretata in chiave contemporanea nel cuore di Venezia, che ospita la mostra “Nel vento della Poesia: l’Arte nei libri e nelle opere di Alberto Casiraghy”.

Con curatela del libraio antiquario Andrea Tomasetig, rimarrà aperta dal 14 aprile al 16 giugno, da venerdì a martedì dalle 14.00 alle 19.00. La mostra, realizzata con il contributo della Fondazione Biblioteca di via Senato, presenta cento pezzi, suddivisi tra librini –  alcuni in più copie e dispiegati per poterli apprezzare appieno –  e opere originali. Inoltre, per documentare l’attività tipografica di Casiraghy e l’ambiente dove lavora, sono presenti copertine, cartoncini pubblicitari, caratteri, cliché e matrici xilografiche, maschere africane e fotografie di Lorenzo Barbieri Hermitte realizzate a Osnago.

In parallelo alla mostra veneziana per tutto il mese di maggio sarà possibile visitare nella vicina Asolo, borgo storico trevigiano, la mostra “Cibo e Bestiario nei libri e nelle opere di Alberto Casiraghy”, allestita alla Galleria Browning, dal 5 maggio al 2 giugno, sempre a cura di Andrea Tomasetig. Un tuffo da un lato nel mondo del cibo e del vino attraverso aforismi e riflessioni di scrittori e gastronomi e, dall’altro, in un universo magico popolato di animali liberi e fantastici. Alberto Casiraghy, tipografo che compone a mano alla Gutenberg con i caratteri mobili librini di otto pagine, con un aforisma, una breve poesia o un pensiero e insieme con un’operina originale, per la prima volta incontra Venezia, la capitale europea del libro nel Cinquecento, proponendo una mostra di opere e di libri sull’Arte in coincidenza con l’apertura della Biennale.