Scuola bocciata: solo il 12% ha la fibra / IL GRAFICO

In Lombardia anche chi è cablato non ha attivato i contratti per le connessioni ultraveloci. La fatica quotidiana della didattica a distanza

Fibra ottica in Lombardia (L'Ego-Hub)

Fibra ottica in Lombardia (L'Ego-Hub)

Milano, 15 novembre 2020 - Solo il 12% delle sedi scolastiche lombarde è potenzialmente coperto dalla fibra ottica, la connessione internet ultraveloce che consente scambi di dati fino a un Giga al secondo. La mappa pubblicata da Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, boccia la preparazione della scuola lombarda in tema di banda ultralarga. Un ritardo comune al resto del Paese, esploso durante l’emergenza sanitaria provocata dal coronavirus con la didattica a distanza chiamata a sostituire le presenze in classe per ridurre la crescita di contagi. In alcuni casi fare lezioni video in diretta da portare nelle case degli studenti si sta rivelando un esame difficile da superare per i docenti, soprattutto per chi in accordo con i dirigenti scolastici ha scelto di trasmettere la spiegazione in diretta dall’aula vuota. La connessione che salta, l’immagine poco nitida, l’audio disturbato trovano una spiegazione tecnica nella mappa presente sul sito dell’Agcom.

Stando alla mappatura delle scuole - da quelle dell’infanzia fino alle secondarie di secondo grado (le superiori) - il 12% dei plessi è cablato con la tecnologia Ftth, la rete in fibra ottica fino all’interno della scuola. Ma non tutte hanno accesso alla connessione ultraveloce. Agcom precisa di aver raccolto una banca dati relativa alla "connettività potenziale alla rete internet": per “viaggiare“ a un Giga al secondo non basta essere raggiunti dalla fibra. Occorre contattare un operatore telefonico e stipulare un nuovo contratto per essere abilitati. Un’operazione che per questioni burocratiche, di budget e di enti di gestione diverse - alcune scuole sono comunali, altre provinciali, altre statali solo per restare nel pubblico - va a rallentatore.

Circa un’istituzione scolastica su due, secondo le stime, non ha ancora adeguato la vecchia tecnologia Adsl alla banda ultralarga pur potendo disporne a livello infrastrutturale. In Lombardia, il 47% degli edifici risulta potenzialmente coperto almeno dalla rete Fttc, un mix tra fibra ottica e rame. La fibra arriva fino al cosiddetto armadietto, mentre l’ultimo miglio fino all’utenza finale è ancora in rame. Una differenza che incide notevolmente sulla velocità delle connessioni che, a seconda dei casi, viaggiano sopra i 100 Megabit al secondo (Fttc+) o abbondantemente sotto (18% dei plessi). Il 19% è invece coperto solo dall’Adsl, che garantisce fino a un massimo di 20 Megabit al secondo, mentre il 4% non ha linee internet. Le differenze tra i diversi gradi di ordinamento scolastico sono minime, anche se in Lombardia il dato relativo alle secondarie di secondo grado (superiori) - le più interessate dalla didattica a distanza in lockdown - sale (leggermente) al 17%, raggiungendo la media nazionale.

Per accelerare l’adeguamento infrastrutturale, lo scorso maggio il Comitato Banda Ultralarga (Cobul) ha approvato incentivi alla domanda di servizi a banda ultralarga per famiglie e imprese. Alle scuole (pubbliche) ha dedicato un piano specifico per portare la fibra in circa 34mila medie e superiori e successivamente alle elementari e alle scuole delle infanzia nelle aree già interessate da interventi infrastrutturali delle così dette “aree bianche“ del Paese, quei comuni poco strategici per i colossi delle telecomunicazioni nei quali è in corso un piano di contenimento del digital divide. In base alla mappatura conclusa il 31 luglio, stando a Infratel Italia, società in house del Ministero dello Sviluppo Economico, in Lombardia risultavano 1.508 le scuole senza fibra. L’ultimo aggiornamento è di ottobre: sul sito internet di Infratel è stata pubblicata la gara (divisa in sette lotti) per la fornitura di banda ultralarga alle scuola. Il lotto lombardo vale 41.462.857 euro (su quasi 274 milioni) .