Elezioni regionali in Lombardia: affluenza finale al 41,1% a Milano

Si vota per eleggere il nuovo Consiglio regionale e il Presidente della Regione, designando il successore di Attilio Fontana, tra quattro candidati

I 4 candidati alla presidenza della Regione: Fontana, Majorino, Moratti e Ghidorzi

I 4 candidati alla presidenza della Regione: Fontana, Majorino, Moratti e Ghidorzi

Milano, 13 febbraio 2023 - Seggi chiusi alle 15. Iniziato lo spoglio delle schede per il nuovo Consiglio regionale e il Presidente della Regione. Anche a Milano, come nel resto della Lombardia, si è registrato un forte crollo dell'affluenza alle urne ieri e oggi. I cittadini sono stati chiamati ad eleggere il nuovo Consiglio regionale e il Presidente della Regione, designando il successore di Attilio Fontana.

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L'affluenza in provincia

Il dato finale dell'affluenza è stato pari al 41,1 (contro il 74,58% del 2018). L'ultimo aggiornamento alle 23 di ieri dava come votanti il 32,05% degli aventi diritto, quello delle 19 era pari al 27,10% (contro il 59,67% del 2018), quello delle 12, primo dato disponibile nei 133 Comuni di Milano e provincia era stato dell'8,86% (contro il 18,53%di cinque anni fa). Va detto che in quell'occasione si votò solo alla domenica e non su due giornate, come quest'anno.

I candidati in Lombardia

In Lombardia la sfida è tra il presidente uscente Attilio Fontana (centrodestra), che parte favorito, Pierfrancesco Majorino (centrosinistra e M5s), Letizia Moratti (Terzo Polo) e Mara Ghidorzi (Unione Popolare).

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I quattro candidati alle elezioni regionali in Lombardia
I quattro candidati alle elezioni regionali in Lombardia

I candidati e le liste a supporto

Attilio Fontana, presidente uscente, è supportato dal suo partito, la Lega e dalle seguenti liste: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi moderati-Rinascimento Sgarbi e dalla lista civica che porta il nome del candidato. A sostegno di Pierfrancesco Majorino, oltre al suo Partito democratico, ci sono: Movimento 5 stelle, Alleanza verdi sinistra e la lista Patto civico Majorino presidente. Letizia Moratti, oltre all’omonima lista civica, ha l’appoggio del coagulo Azione-Italia Viva. Infine, Mara Ghidorzi è sostenuta soltanto da Unione popolare. In totale, sono 1.015 i candidati consiglieri regionali per 12 liste complessive. Alcuni di loro sono particolarmente conosciuti anche sul piano nazionale: è il caso del virologo Fabrizio Pregliasco, del direttore d’orchestra Alberto Veronesi, figlio dell'oncologo Umberto  Veronesi, del giornalista Vittorio Feltri e del suo collega, Maso Notarianni, marito di Cecilia Strada, ex presidente di Emergency.

TUTTI I CANDIDATI E LISTE

Il sistema di alleanze dei partiti nelle elezioni regionali in Lombardia 2023
Il sistema di alleanze dei partiti nelle elezioni regionali in Lombardia 2023

Liste elettorali di Milano

Per vedere tutti i nomi dei candidati nella circoscrizione di Milano clicca qui. Nella provincia capoluogo, tra i capilista – ovvero i candidati in cima alle liste e quindi eletti con maggiore probabilità – ci sono diversi nomi noti.

Per Fontana: il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi (Noi moderati, Rinascimento), il giornalista Vittorio Feltri (Fratelli d’Italia), Riccardo Pase (Lega), Cristina Rossello (Forza Italia) e infine Valerio Massimo Antonelli.

Per Majorino: Cosima Buccoliero (Pd), Nicola Di Marco (M5s), Daniela Padoan (Alleanza Verdi Sinistra) e il medico Fabrizio Pregliasco.

Per Moratti: Lisa Noja (Azione e Italia Viva) e Manfredo Palmieri.

Mara Ghidorzi, candidata presidente, è capolista di Unione Popolare.

 

Il centrodestra da quasi 30 anni al Pirellone

Il centrodestra ha sempre vinto le elezioni regionali in Lombardia dal 1995 in poi, cioè da quando i cittadini votano direttamente il presidente della regione. Nei venticinque anni precedenti il presidente veniva nominato dal Consiglio regionale. Negli ultimi trent’anni è stato eletto presidente per quattro volte consecutive Roberto Formigoni, poi Roberto Maroni e Attilio Fontana: tutti esponenti del centrodestra.

Nel 2018 il centrodestra ha ottenuto il 49,9 per cento, oltre 20 punti in più del centrosinistra. Nel 2013, Maroni vinse con il 42,8 per cento, con un vantaggio inferiore ai cinque punti rispetto all’avvocato Umberto Ambrosoli candidato con il centrosinistra. Alle elezioni del 2010 il centrodestra di Formigoni ottenne il 56,2 per cento, 23 punti in più del centrosinistra, nel 2005 il 53,9 per cento con 10 punti di vantaggio.Poi, nel 2000 il 62,4 per cento con 30 punti di vantaggio e nel 1995 il 41,1 per cento con 14 punti di vantaggio.