IVAN ALBARELLI
Editoriale e Commento

Cordusio si fa bella ma senza alberi

Il progetto di riqualificazione della piazza la renderà inaccessibile alle auto e... alle piante

Era la bella dimenticata del centro, piazza Cordusio. Quando si era proceduto con la (riuscitissima) pedonalizzazione di via Dante e di via Mercanti, alla fine degli anni Novanta, ci si era dimenticati in parte di lei, una delle più belle piazze di Milano. Adesso finalmente ci si mette mano rendendola finalmente inaccessibile alle auto, restituendola ai pedoni e in continuità col passeggio che si snoda dal Castello a San Babila passando da piazza Duomo. Una buona notizia, certo, che rende giustizia al suo progettista, Luca Beltrami, che a fine Ottocento progettò lo slargo conferendogli un’armonia che è ancora oggi apprezzabile.

Unico neo della riqualificazione la totale assenza, da quel che si vede dai rendering, di verde. Se non alberi ad alto fusto, perché sotto passa il metrò, almeno di aiuole o arbusti. Un po’ come si è fatto in piazza Duomo. In una città che ha bisogno di verde come dell’aria per respirare, e di combattere con ogni mezzo lo smog e il caldo tropicale che ci attanaglia ogni estate, le piante dovrebbero essere la dotazione minima obbligatoria di ogni piano di riqualificazione.