La politica riparta da Bema

Affluenza alle stelle e una competizione all’ultimo voto: un buon esempio per tutti

Chissà che aria si respira oggi a Bema, a parte quella buona, di montagna. Forse stupore, più probabilmente entusiasmo. Perché in questo paesino della provincia di Sondrio, abbarbicato a 800 metri sul livello del mare, ieri l’esito uscito dall’unica sezione aperta ha avuto doppiamente dell’incredibile: la prima sorpresa è stata l’affluenza, oltre il 71 per cento, quando la media della provincia si è fermata a un pallido 54 per cento, in linea con i dati lombardi. La seconda ha riguardato l’esito del voto: 49 preferenze a testa per entrambi i candidati. Certo, non era così improbabile essendo gli aventi diritto appena 139, che probabilmente sono stati convinti dall’uno o dall’altra in piazza, al bar, dal panettiere.

In ogni caso è tutto da rifare in vista del ballottaggio. E intanto una riflessione nasce spontanea: se generalmente il voto amministrativo è la Cenerentola delle competizioni elettorali, in questo minuscolo paese la scelta del sindaco è stata invece presa molto molto sul serio, com’è giusto che sia. E allora, la politica riparta da Bema. Perché qui si respira aria buona.