La permanente era più semplice

Bastava un po’ d’acqua e andava via. Il tatuaggio invece va meditato. Toglierlo si può, ma che dolore e quanta spesa

Una volta le donne si facevano la permanente. Se poi se ne pentivano, bastava una lavata di capo, quella fisica s’intende, e l’effetto veniva annullato. da qualche anno, anche tra gli uomini, è scattata la moda del permanente. Parliamo del tatuaggio, quello che si considerava tale. Peccato che, tra gli uomini, a volte le idee cambino, gli amori si infrangano, insieme ai giuramenti di eternità, e persino le pulsioni cambino direzione. Così, chi si era tatuato la perenne devozione a un certo partner, a un partito politico o a una squadra di calcio, o magari la silhouette di un’avvenente signorina stilizzata, qualche volta scopre di essere cambiato. Quella donna o quell’uomo non si amano più, la passione per la sinistra è diventata simpatia per la destra (o viceversa) e la donnina con le forme al vento, specie se in bella vista, non è proprio un gran biglietto da visita per cercare lavoro. Così, a partire dalla gente comune, per arrivare a frotte di vip, l’ultima moda è la cancellazione del tatuaggio (che si credeva) permanente. basta un laser, una discreta soglia del dolore da sopportare, e una cifretta che va dai 900 ai 12mila euro. Possono volerci infatti dalle 6 alle 26 sedute. Riflessione da boomer: che sia amore, politica o donnina sexy... pensateci prima. O almeno, visto che nella vita si cambia, se ,on siete proprio sicuri di essere così granitici, ipotizzate magari un pennarello.