Cercare di cambiare il mondo, renderlo un posto migliore. Un luogo più aperto e inclusivo. Può sembrare un progetto ambizioso, per qualcuno addirittura utopistico. Eppure c’è chi questo obiettivo lo persegue ogni giorno, un passo alla volta. Con coraggio, determinazione. E – perché no? – una buona dose di allegria. Perché alla base del progetto di Nico Acampora e di PizzAut c’è innanzitutto questo: un entusiasmo genuino. E una tenacia fuori dal comune.
In questi anni i riconoscimenti per l’innovativo progetto nato a Cassina de’ Pecchi non sono mancati: da quelli “sul campo” (con l’ampio apprezzamento dei clienti dei locali targati “PizzAut”) a quelli istituzionali (la citazione come esempio virtuoso nel discorso di fine anno del presidente Sergio Mattarella).
Fino al momento magico vissuto nelle scorse ore a New York: Nico Acampora e una delegazione di ragazzi con autismo sono stati ospiti dell’Onu. E così nel Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite sono risuonate le storie dei ragazzi di PizzAut. Una grande famiglia che – con il lavoro quotidiano – il mondo lo sta cambiando davvero, ricordandoci, ancora una volta, che i sogni non hanno limiti.