Dici "Gruppo degli Eroi" e pensi agli Avengers, con Capitan America a guidare un manipolo di Vendicatori dai superpoteri e dalle abilità portentose, con il compito di proteggere il mondo dal Male. Chi avrebbe mai immaginato che a fondare un team per difendere i compagnetti dal bullismo, moderna declinazione del male, sarebbe stato un bimbo milanese di 8 anni, lui per primo nel mirino dei bulli per un disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività.
E invece il piccolo Vittorio ha stupito tutti, pure mamma Elena, che un giorno lo ha visto tornare da scuola con un foglietto in mano e si è subito premurata di capire cosa fosse quello strano disegno fatto a matita, sotto cui spiccava una sfilza di nomi. "E' la tessera del Gruppo degli Eroi" ha spiegato Vittorio alla mamma incredula, mostrando anche i nomi dei compagni che hanno aderito al club, finora sette. "L'ho inventato io. Se qualcuno viene bullizzato si rivolge al Gruppo degli Eroi".
Il piccolo Vittorio la sua battaglia l'ha già vinta. Ma nel suo club c'è posto per tutti, per i compagni vessati e - c'è da scommettere - anche per chi vuol diventare un piccolo eroe come lui, che un giorno ha trovato la forza per chiudere la paura fuori dalla porta.