ANDREA MORLEO
Editoriale e Commento
Editoriale

La notte delle edicole

“La notte è più bello, si vive meglio”. Così inizia “Gente della notte” di Jovanotti che racconta come nella notte “tutto è più tranquillo...non esiste traffico e non c’è casino”. Sul valore del crepuscolo scommette anche il sindacato dei giornalai con “La notte delle edicole”, l’iniziativa che porterà all’apertura fino alle 22 di quattro punti a Milano e provincia.

La sperimentazione vuole sensibilizzare cittadini e politici sull’importanza delle edicole come presidio culturale e democratico, nonché garanzia di pluralismo dell’informazione. Come del resto hanno fatto molte biblioteche, l’apertura serale potrà offrire a tutti la possibilità di gustare un giornale in santa pace lontano dalle nevrosi quotidiane perché “ogni giorno la vita è una grande corrida, ma la notte no” citando il buon Arbore.

La notte delle edicole basterà a risollevare un settore e la sua filiera in crisi da tempo? Nessuno lo può sapere. Di sicuro avremo fatto un favore soprattutto a loro, i più giovani, cresciuti nell’epoca della dittatura dell’algoritmo, che spaccia come informazione un’overdose di notizie condita qua e là da spruzzate di superficialità. 

Che ne sanno i giovani cosa voglia dire sedersi su una panchina con un amico, sotto un lampione, a commentare le notizie del giorno per un confronto che vada oltre l’autoreferenzialità di uno smartphone o tablet? Proviamo a far capire loro la differenza tra giornalismo e marketing informativo perché “Platone è meglio del Prozac”, che è anche il titolo di un bellissimo libro di Lou Marinoff. Altrimenti sarà una battaglia persa. Per tutti.