Dipendenza da post ed effetti da OxyContin

Il sindaco di Mantova si ribella agli hater e prepara le querele

Prima di scrivere, pensateci bene, valutate e pesate le vostre parole. I social sono una piacevole pagina bianca da riempire ma ad andare oltre, a essere leoncini da tastiera si rischia una bella denuncia.

Ne sanno qualcosa quei mantovani che hanno avuto la “geniale” quanto incivile idea di riempire una pagina social locale di insulti al sindaco Mattia Palazzi, reo di aver cambiato alcune regole per i parcheggi attorno allo stadio.

Il primo cittadino ha pubblicato i post offensivi e i nomi degli hater e starebbe valutando di presentare una maxi querela. E farebbe non bene ma benissimo. Se andasse fino in fondo probabilmente scopriremmo che gli “arditi dei post” non sono ragazzini ma adulti magari “studiati”.

Gente che hanno un’insana dipendenza dal foglio bianco dei social come se fosse l’OxyContin di Painkiller. Il risultato, con l’esaltazione del proprio ego e l’overdose da commenti violenti, può fare male, molto male a chi è preso di mira. E lo spacciatore seriale di infamità va fermato come quello di droghe. Signor sindaco, tocca a lei. Faccia giustizia anche per chi non può o non riesce a difendersi dagli odiatori online.