CECILIA DANIELE
Editoriale e Commento
Editoriale

Noi, in mezzo agli estremi

Andando a memoria nessuno ricorda una primavera piovosa come quella che stiamo attraversando quest’anno. E non è solo l’impressione dei milanesi che da settimane si ritrovano ad aprire l’ombrello a intermittenza e a procrastinare all’infinito il cambio stagione, alla luce delle previsioni meteo poco clementi. A suffragare la percezione di questa primavera “mancata” sono anche i dati di Arpa Lombardia: a Milano dall’inizio del 2024 sono stati registrati 883 millimetri di pioggia, un valore che non ha precedenti negli ultimi 261 anni di storia (i rilevamenti nella sede dell’Osservatorio di Brera sono iniziati nel 1764).

A fare da contraltare a questo scenario c’è l’allarme di Legambiente, che ci ricorda come la siccità continui a essere un problema per la nostra regione, la più colpita dal fenomeno dal 2020 a oggi. E per quanto ci sembri paradossale, alla luce di questo maggio con precipitazioni da record, il punto è proprio questo: rischiamo di trovarci sempre più spesso a dover fare i conti con eventi estremi, dalla siccità record alle piogge incessanti. Un’eredità pesante. Un problema enorme, che rischia di cadere - in maniera drammatica – sulle spalle delle nuove generazioni.