Forse oggi non ha più il fascino di un tempo, schiacciato da una massiccia concorrenza di canali tematici, piattaforme online e concorsi vari, ma lo Zecchino d’Oro è sempre lo Zecchino d’Oro. Ha accompagnato generazioni di bambini, regalato canzoni entrate nell’immaginario collettivo. Un’epopea strettamente legata al bolognese Piccolo Coro dell’Antoniano, eppure lo Zecchino d’Oro è nato a Milano, da un’idea di Cino Tortorella, il mitico mago Zurlì. E a Milano, al Teatro dell’Arte (la Triennale), si sono tenute le prime due edizioni, nel 1959 e 1960. Sarà quindi un ritorno a casa lo Zecchino d’Oro Show, lo spettacolo in programma domani alle 17.30 al Teatro Lirico Giorgio Gaber che ripercorrerà la storia del festival canoro dedicato ai bambini. Un amarcord intergenerazionale che, almeno per un pomeriggio, riporterà agli antichi fasti il nostro amato Zecchino d’Oro.
Editoriale e CommentoBentornato a casa, caro vecchio Zecchino d’Oro
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