LUCA BALZAROTTI
Economia

Stipendi in Lombardia, dove si guadagna di più? Tra Milano e Sondrio distanza di 11mila euro

La ricerca Cgia ha svelato le retribuzioni medie annue erogate ai dipendenti del privato. La classifica delle province lombarde

Stipendi medi dei privati in Lombardia: dove si guadagna di più?

MILANO – Undicimila euro. La differenza tra la media annua degli stipendi percepiti dai lavoratori di Milano e quelli di Sondrio fotografa gli squilibri salariali analizzati dall’Ufficio studi della Cgia sulla base dei dati Inps.

Le differenze tra le diverse aree del Paese - tra nord e sud così come tra le zone urbane e quelle rurali - resistono anche all’interno di una sola regione, la Lombardia. I sindacati - sottolinea la Cgia, l’associazione artigiani e piccole imprese - hanno cercato di limarle attraverso i contratti nazionali collettivi del lavoro. Ma la loro applicazione ha prodotto solo in parte gli effetti sperati. A dimostrarlo è la differenza tra la retribuzione media lorda della Città metropolitana di Milano rispetto alla Valtellina. Le separano appena un centinaio di chilometri, insufficienti per giustificare un divario simile.

Lo squilibrio - si deduce dallo studio - dipende più da un contesto economico profondamente differente. Le multinazionali, le utilities, le imprese di dimensioni medio-grandi, così come le società del settore bancario e assicurativo-finanziario, si trovano nelle aree metropolitane: queste tipologie di aziende da una parte necessitano di profili più qualificati che chiedono compensi più alti, dall’altra integrano più facilmente il contratto nazionale di lavoro base con accordi di secondo livello che migliorano i salari.

Al 15 giugno risultavano sottoscritti al Ministero del Lavoro 10.568 contratti di secondo livello: di questi 9.532 erano aziendali e solo 1.036 territoriali, legati non all’impresa bensì all’area geografica di riferimento. La Lombardia, che con 3.218 contratti di secondo livello detiene il primato a livello nazionale (poco meno di uno su tre), lo conferma: 2.883 accordi aziendali, 335 territoriali.

La Città metropolitana di Milano garantisce il salario lordo più alto con 31.202 euro, il valore massimo in Italia che supera del 42,7% la media del Paese. Tra le prime dieci province a livello nazionale si trovano anche Lecco (25.190 euro, +5,2%) Bergamo (24.388 euro, +11,5%) e Varese ( 24.260 euro, +10,9%). Gli stipendi più bassi si trovano a Pavia ( 21.696 euro) e Sondrio (20.295 euro), le uniche aree della Lombardia a registrare una variazione negativa (-0,8% e -7,2%) rispetto ai salari medi annui italiani: i lavoratori pavesi ricevono 172 euro in meno all’anno, i valtellinesi 1.573 euro.