Effetto-Draghi, spread ancora in calo: un miliardo di risparmio per lo Stato

Il differenziale di rendimento del Btp rispetto al Bund tedesco ha raggiunto un livello che non si vedeva dal 2015

Mario Draghi in piazza Affari a Milano in una foto di archivio

Mario Draghi in piazza Affari a Milano in una foto di archivio

Milano, 5 febbraio 2021 - E' ancora effetto-Draghi: continua la discesa dello spread e il segno + in Borsa. Il differenziale di rendimento del Btp rispetto al Bund tedesco si è portato a quota a 93 punti, ritoccando all'ingiù il minimo di 99,9 registrato nella giornata di ieri quando aveva poi chiuso a quota 100.

Il tasso di rendimento dei titoli italiani è allo 0,539%. Il trend in calo prosegue in attesa dell'esito domani delle consultazioni per il nuovo governo dell'ex timoniere della Bce. La discesa in campo di Draghi  ha riportato lo spread a un livello che non si vedeva dal dicembre del 2015.  Non solo: la formazione di un governo a guida Draghi potrebbe valere un ulteriore restringimento dello spread di "20/25 punti", con il differenziale contro i bund che "potrebbe comprimersi a 70 punti base, non lontano da quello fra il bund e i Bonos spagnoli", ha spiegato Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset di Pictet Asset Management. 

Il calo dei rendimento del Btp registrato, in parallelo con la contrazione dello spread, in questi tre giorni da quando è uscito martedì sera il nome di Mario Draghi per un nuovo governo, si è tradotto in un risparmio teorico di quasi 1 miliardo per le casse dello Stato quest'anno. La stima è stata fatta dall'Osservatorio sui Conti Pubblici e riguarda i minori interessi che il Tesoro dovrà pagare sui circa 500 miliardi di titoli da rinnovare nel 2020 se si guarda al picco toccato dal rendimento del Btp con l'esplodere della crisi di governo. Nel confronto col rendimento della prima metà di gennaio il risparmio annuale è invece di 100 milioni di euro.

Chiusura  positiva oggi anche per  Piazza  Affari, in una giornata che ha visto Francoforte maglia nera in Europa con gli ordini all'industria in Germania scesi dell'1,9% rispetto a novembre. Il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,81%, quando il Dax30 ha chiuso quasi invariato (-0,02%). La settimana in generale si chiude con lo stesso clima positivo che l'ha  caratterizzata nelle altre sedute.