ANDREA GIANNI
Economia

Rider cacciati da Uber Eats con un’email. Il tribunale: “Annullare 4.000 licenziamenti”

La sentenza del tribunale di Milano rappresenta una prima volta nel settore del lavoro tramite piattaforma. I fattorini furono allontanati disconnettendo loro l’account

Un rider di Uber Eats (Archivio)

Un rider di Uber Eats (Archivio)

Milano, 28 settembre 2023 – "L’iniziativa economica in Italia è assolutamente libera, ma se una società di grosse dimensioni decide di andare via dall’Italia e di mandare a casa migliaia di lavoratori senza informare le organizzazioni sindacali in via preventiva sulle ragioni di tale deliberazione è evidente che quella società non ha alcuna considerazione del ruolo che una organizzazione sindacale deve svolgere".

La sentenza

È un passaggio della sentenza del Tribunale di Milano che, con una decisione pilota nel settore del lavoro tramite piattaforma, ha dichiarato "illegittimi" i licenziamenti che hanno coinvolto circa quattromila rider di Uber Eats in Italia, dopo la decisione della multinazionale statunitense di lasciare il mercato italiano.

Licenziamenti che, quindi, devono essere "revocati", aprendo un tavolo con i sindacati nonostante i rider siano inquadrati come lavoratori autonomi.

Il ricorso

Il Tribunale del Lavoro, accogliendo il ricorso presentato dalla Cgil di Milano (con le sigle Nidil, Filcams e Filt) ha dichiarato "la natura antisindacale della condotta di Uber Eats Italy srl consistente nella omissione della procedura di consultazione per la cessazione delle attività del food delivery nel territorio nazionale risolvendo tutti i rapporti di lavoro".

E ha ordinato alla società di "avviare con le organizzazioni sindacali ricorrenti le procedure e il confronto previsto in caso di cessazione di attività".

Una sentenza che quindi equipara i rider ai lavoratori subordinati nelle procedure che regolano la fine del rapporto di lavoro, dando ragione ai sindacati che hanno contestato le modalità del 'licenziamento', tramite una semplice disconnessione dell'account preceduto da una stringata email.

Il commento

"NIdil Cgil, Filcams Cgil e Filt Cgil si dichiarano totalmente soddisfatte per lo straordinario risultato - spiega la Cgil in una nota -. Uber Eats dovrà richiamare in servizio tutti i rider ai quali dovrà comunicare il provvedimento e avviare un reale confronto con le organizzazioni sindacali. Si dimostra ancora una volta che ai rider devono essere applicati tutti i diritti dei lavoratori subordinati".