La Saras dei Moratti piace a Vitol. La famiglia: ci sono contatti ma le notizie pubblicate non sono vere

I rumors hanno messo le ali al titolo che in Borsa guadagna quasi il 14 per cento

Massimo Moratti, ex presidente dell'Inter

Massimo Moratti, ex presidente dell'Inter

Milano, 9 febbraio 2024 – La famiglia Moratti potrebbe vendere Saras o una quota della loro storica società al colosso svizzero-olandese Vitol group, almeno secondo quanto riporta Milano Finanza. E la prima conseguenza in Borsa è stato un guadagno del titolo di quasi il 14 per cento.

Gli azionisti

Indiscrezioni sulle quali gli azionisti di Saras, Massimo Moratti S.a.p.a. di Massimo Moratti, Angel Capital Management e Stella Holding, hanno reso noto che “ancorché esistano discussioni in corso con Vitol, le affermazioni di stampa non corrispondono alla realtà” e si riservano di “valutare eventuali iniziative a tutela degli interessi degli stessi e di Saras”.

Il titolo in Borsa

Intanto a Piazza Affari, alle 12,  il titolo di Saras guadagna il 14% a 1,89 euro. Vitol group offre 2,2 euro per azione, con un premio del 35% rispetto alla chiusura di ieri. L'offerta sarebbe valida fino al 15 febbraio. Angel Capital (Angelo Moratti) e Stella Holding (Gabriele Moratti) che detengono il 20% di Saras, secondo il quotidiano, sarebbero interessati a vendere. Non è ancora chiara l'intenzione della Massimo Moratti Spa, che possiede il restante 20%. Il patto parasociale tra le partecipazioni familiari scade il 30 giugno. Nell'articolo si legge anche che l'offerta di Vitol è in linea con la recente acquisizione di Priolo da parte di Goi Energy per 1,5 miliardi di euro.La notizia di una offerta presentata da Vitol Group per la quota di Saras ha “implicazioni positive per il titolo nel brevissimo termine, in quanto chiarisce che ci sia un'offerta sul tavolo. Tuttavia, l'adesione della famiglia resta ancora incerta”, spiega Equita.

La quota della famiglia Moratti

Nel settembre 2018, la famiglia Moratti era scesa dal 50% al 40% di quota.

Saras renderà noti i risultati del quarto trimestre 2023 il prossimo 15 marzo con gli analisti che si attendono un “significativo indebolimento sequenziale della redditività come risultante del calo dei margini di raffinazione nel periodo”. Il rallentamento della domanda globale e l'avvio di nuova capacità di raffinazione “possono comunque far scendere i margini 2024 ma su livelli ancora solidi”.