
Acqua gassata, vendite a rischio
Torino, 7 luglio 2022 - Prezzi alle stelle per energia e materie prime, siccità, difficolta a trovare personale. E ora scoppia anche l'emergenza andride carbonica. Acqua Sant'Anna, il più grosso produttore europeo di acque oligominerali - un miliardo e mezzo di bottiglie all'anno - ha così fermato le linee di produzione dei prodotti gassati. "La Co2 è introvabile e anche tutti i nostri competitori sono nella stessa situazione. Siamo disperati, è un altro problema gravissimo che si aggiunge ai rincari record e alla siccità che sta impoverendo le fonti", dice Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato di Acqua Sant'Anna, l'azienda di Vinadio (Cuneo).
Cosa sta succedendo
"Le aziende di Co2 ci spiegano che preferiscono destinare la produzione al comparto della sanità", spiega Bertone. La difficoltà a trovare l'anidride carbonica per prodotti alimentari si era già presentata alla fine dell'anno scorso, ma "eravamo riusciti a tamponare quella che in questi giorni sta ripresentandosi in forma di vera emergenza, che riguarda tutti i produttori europei - continua il presidente di Acqua Sant'Anna -. Le aziende di Co2 ci spiegano che preferiscono destinare la produzione al comparto della sanità, saremmo disposti a pagare l'anidride carbonica di più anche se già costava carissima, ma non c'è stato verso di fare cambiare idea ai nostri fornitori. Siamo riusciti a recuperare un piccolo carico che ci arriverà dall'Olanda, ma ci servirà per qualche giorno, forse soltanto uno".
Niente acqua frizzante sugli scaffali?
Insomma, l'acqua gassata rischia di finire: una volta esauritii gli stock nei magazzini di supermercati e discount, "non ci saranno più bottiglie in vendita", le parole di Bertone. Che aggiunge: "Inoltre la grande distribuzione, la stessa che non riconosce i forti aumenti subiti dalla nostre aziende per i rincari dell'energia e delle materie prime, arrivati fino al 130-150%, è arrabbiata perché non riusciamo a soddisfare le richieste".
L'industria dolciaria
E il problema riguarda anche l'industria dolciaria, che usa l'anidride carbonica per preparare i suoi prodotti: "Manca tutto - conclude con amarezza Bertone - sembra di essere in pieno dopoguerra".