RadiciGroup raddoppia in Cina: a Suzhou i tecnopolimeri del futuro

Nuovo maxi-impianto all’estero per il gruppo bergamasco: obiettivo la conquista del mercato asiatico

La presentazione del nuovo impianto della RadiciGroup a Suzhou

La presentazione del nuovo impianto della RadiciGroup a Suzhou

Negli anni Quaranta era una fabbrica di coperte. Ottant’anni dopo, RadiciGroup, specializzata nella produzione di polimeri tecnici, ha fatto della piccola azienda di Gandino, Valle Seriana, una multinazionale capace di fornire il settore dell’automotive, l’elettronica, i produttori di beni di consumo e industria. Non solo in Italia, ma in cinque continenti, in particolare nell’enorme e ricchissimo mercato cinese e asiatico. Questo settore ha fornito all’azienda basata nella Bergamasca, con 3mila dipendenti in 15 Paesi, 620 milioni di fatturato. Abbastanza per giustificare un pesante investimento a Suzhou, quasi 11 milioni di abitanti a ovest di Shanghai, dove, fra ponti e canali che raccontano di un passato lontano, è nato dal nulla un grande sito da 36mila metri quadrati, metà dei quali dedicati a produzione, ricerca e sviluppo tecnologico. E poi uffici, sale riunioni, spazi comuni, aree verdi e parcheggi, tutto già predisposto per un ampliamento futuro.

L’azienda era già in Cina dal 2006, dove nella provincia di Jiangsu aveva aperto un piccolo insediamento. Sei anni dopo il trasloco in una sede più grande, ora l’inaugurazione di un polo tutto nuovo per 120 operatori. Lontano anche dagli stereotipi di arretratezza e scarsa attenzione all’ambiente che spesso si associano al colosso asiatico. La spesa è stata di 35 milioni di euro e ha consentito di utilizzare il meglio delle tecnologie green attualmente disponibili, tanto da ottenere la certificazione Leed Gold, uno standard internazionale per lo sviluppo di edifici verdi ad alte prestazioni che prende in considerazione parametri, come i vantaggi per l’ambiente e la salute umana, il risparmio delle risorse d’acqua, l’efficienza energetica, la scelta di materiali e soluzioni costruttive a basso impatto ambientale.

"Da quando abbiamo iniziato l’attività produttiva in Cina oltre 15 anni fa – dice Angelo Radici, presidente del gruppo - siamo cresciuti tantissimo insieme al mercato locale. I nostri materiali vengono utilizzati da clienti che a loro volta producono in Cina per soddisfare le esigenze dei consumatori locali. Inoltre se anni fa c’era carenza di lavoratori qualificati, oggi l’area di Suzhou è molto sviluppata e le persone sono competenti e specializzate in vari ambiti. Nel nostro caso questo ha permesso anche di fidelizzare i collaboratori, abbassando parecchio il turnover rispetto al passato".