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OLTRE IL PROFITTO: LA SCELTA BENEFIT DI CHIESI

PRIMA azienda farmaceutica italiana per numero di brevetti internazionali (oltre 4mila) e per quelli (38) depositati nel 2020 secondo l’Ufficio brevetti europeo. È il più grande, tra i gruppi mondiali del settore, ad avere ricevuto nel 2019 la certificazione B Corp (Certified B Corporation). Ma quella di essere pioniera in Italia del movimento delle aziende sostenibili è solo una delle eccellenze di Chiesi, fondata a Parma nel 1935 da Giacomo Chiesi, un farmacista con il sogno della ricerca. Oggi Chiesi, che ha visto l’ingresso nell’azienda della terza generazione della famiglia (Alessandro, Andrea, Giacomo e Maria Paola che hanno affiancato i genitori Alberto, presidente, e Paolo, vicepresidente) rappresenta una delle più importanti realtà farmaceutiche a livello internazionale, leader in attività di ricerca, sviluppo e produzione di farmaci di successo distribuiti in circa 90 Paesi. Una "multinazionale farmaceutica globale di medie dimensioni", come la definisce l’ad Ugo Di Francesco, che dà lavoro a oltre 6mila persone (più di 2mila in Italia) e fattura oltre 2 miliardi. La Ricerca e sviluppo, a cui è destinato oltre il 20% dei ricavi, ha la testa a Parma, sede anche del quartier generale e del principale stabilimento produttivo.

Ma qual è il valore della sostenibilità per Chiesi?

"Dal 2018 Chiesi è una Società Benefit – spiega Di Francesco –. È tenuta quindi per legge a considerare l’impatto delle sue decisioni su dipendenti, clienti, fornitori, comunità e ambiente, promuovendo un modo diverso di fare business che abbia un impatto positivo sulla natura e sulla società, rimettendo in circolo le risorse per creare un sistema virtuoso e sostenibile. Nel 2019 abbiamo ottenuto inoltre la certificazione B Corp da B Lab (con un punteggio di 87.5), lo strumento ufficiale tramite il quale valutano le attività aziendali e il loro impatto su persone, ambiente, società e territorio, e che identifica le possibili aree di miglioramento".

Che cosa significa essere B Corp?

"Guardare oltre al profitto e usare il business come forza positiva in un approccio definito di ‘shared value’ che crea benefici economici e, al contempo, sociali per la comunità. Inoltre, l’azienda si è posta l’obiettivo di raggiungere la Carbon Neutrality entro il 2030, ben prima del 2050 stabilito nell’Accordo di Parigi, per tutte le emissioni dirette e indirette collegate all’utilizzo di energia elettrica e, a partire dal 2035, per quelle relative alle attività aziendali".

Come si manifesta l’essere un’azienda sostenibile nel rapporto con i dipendenti?

"Innanzitutto, con l’inclusione. Il benessere delle persone e l’accoglienza sono sinonimo di un ambiente di lavoro sereno e positivo. Per questo, Chiesi promuove iniziative dedicate a garantire un adeguato equilibrio tra vita professionale e personale. Dallo sportello di ascolto psicologico (lanciato durante il periodo di lockdown), al percorso antistress online, all’attenzione ai caregiver, fino al coaching, all’attività di counselling per le mamme fino allo yoga in azienda. Chiesi inoltre mette a disposizione di ogni dipendente un servizio legale gratuito direttamente in azienda. Inoltre, è possibile godere di altri benefit, dalla lavanderia al servizio di cambio pneumatici".

In particolare, che cosa ha apportato a questo rapporto la certificazione B Corp?

"In qualità di Società Benefit e azienda B Corp Chiesi ha creato il Diversity & Inclusion Committee impegnato per strutturare una strategia di ingaggio e coinvolgimento delle persone sull’importanza dell’apertura alle differenze. Inoltre, nel nuovo contratto integrativo siglato da Chiesi alla fine del 2020 sono state introdotte nuove facilitazioni legate al congedo parentale (60% anziché 30%) e congedo di paternità (5 giorni in più rispetto alla normativa vigente), il part-time per i genitori con figli di età inferiore a 6 anni, la cessione ferie-banca ore solidali, oltre ad essere aumentato il rimborso previsto per le rette dell’asilo nido".

A marzo avete lanciato la nuova visual identity del gruppo?

"Sì, una nuova identità ispirata dalle parole ed esperienze dei pazienti e pensata per concretizzare quanto l’empatia sia la base dell’operato quotidiano del Gruppo, in linea con i più alti standard etici e di sostenibilità a cui aderiamo. La nuova Visual ha, quindi, segnato per noi un ulteriore passo avanti verso una cultura aziendale realmente empatica nei confronti dei pazienti".

Quali sono le soluzioni terapeutiche di punta di Chiesi?

"Siamo uno dei principali attori globali nell’area respiratoria (in particolare per l’asma e la Bpco), e leader nella neonatologia dove commercializziamo un farmaco per la Sindrome da distress respiratorio che ha già salvato nel mondo 5 milioni di neonati prematuri. Il portfolio del gruppo comprende, inoltre, soluzioni terapeutiche innovative per le persone colpite da malattie rare, che hanno reso Chiesi pioniera in settori nuovi della medicina come la terapia genica e la medicina rigenerativa. Infine, Chiesi nel 2020 ha avviato alcune importanti partnership strategiche a livello internazionale tra cui quelle con Moderna per il trattamento dell’Ipertensione arteriosa polmonare (IAP) e con Kaia Health per la commercializzazione in Europa di una app per la riabilitazione polmonare in pazienti affetti da Bpco".