Nipoti "on demand" per gli over 65: l'idea della startup nata a Milano

L'app UAF, ideata da Cecilia Rossi e Matteo Fiammetta, mette in connessione over 65 e under 35 per aumentare l'interazione intergenerazionale e combattere la solitudine

La startup UAF mette in contatto anziani e "nipoti"

La startup UAF mette in contatto anziani e "nipoti"

Arturo (nome di fantasia) ha 86 anni, è un ex professore, ama la cultura e la letteratura. Ogni mese incontra Francesco, che di anni ne ha 24 e studia all'università, per leggere insieme giornali online e scrivere un blog.  Arturo non ha figli, ma ha un nipote, Francesco "associato" a lui da una app, UAF,  servizio di nipoti-on-demand per compagnia ad anziani, nato a Milano da Cecilia Rossi e Matteo Fiammetta, imprenditori che hanno vissuto la bellezza, e anche la complessità, di essere nipoti di persone anziane.  

Cos'è UAF,  servizio di nipoti-on-demand

UAF non offre un servizio di caregiver o badanti, ma un’esperienza di scambio tra over 65 e under 35 all'interno di un contesto protetto e controllato, integrato da una semplice dinamica di mercato: un rimborso spese. Anziani e "nipoti" possono svolgere attività ricreative o formative: giocare a carte, imparare ad usare un oggetto tecnologico, cucinare, chiacchierare, andare al cinema o fare una passeggiata. 

Come funziona l'app

Gli abbinamenti tra anziani e nipoti vengono stabiliti da un team interno, che identifica 2-3 nipoti potenziali per ogni anziano, valutando compatibilità caratteriali ed interessi. Il primo incontro è sempre gratuito mentre per gli incontri successivi è possibile acquistare pacchetti di ore.  Il servizio è nato a Milano, si è espanso da poco a Bergamo e per il 2023 punta a Bologna, Torino e Roma. Ogni anziano può "prenotare" un nipote attraverso una telefonata.

A chi si rivolge il servizio

I clienti a cui UAF si rivolge sono, oltre che anziani domiciliati nelle proprie case, anche le strutture RSA, come il gruppo Korian, e ad altri operatori della cosiddetta "silver economy" che hanno trovato in UAF un sistema di socializzazione a forte impatto per i propri ospiti. Gli ospiti delle Rsa possono usufruire del servizio direttamente all'interno della struttura, o all'estero, accompagnati dai nipoti nello svolgimento dell'attività scelta. 

L'obiettivo

«L’obiettivo è quello di cercare di “risolvere”, in qualche modo, la solitudine degli anziani, di rompere la loro routine, di avvicinare le generazioni» racconta Cecilia Rossi a Il Giorno. Tutto è nato durante il lockdown. «Ci siamo accorti che le nostre nonne, che vivevano sole, andavano al supermercato quattro volte al giorno non per necessità, ma per cercare compagnia. Offriamo la stessa cosa: fare una passeggiata, giocare a carte, insegnare tecnologia, proprio come farebbe un nipote col proprio nonno. Senza rapporti, le persone si spengono, e in una società che funziona bene le generazioni devono rimanere unite». 

I numeri

Con questo spirito, UAF ha già promosso legami tra "nonni" e oltre 1000 "nipoti", creando connessioni di valore intergenerazionale e sociale. Così alcuni "nipoti" hanno imparato a cucinare la pizza, mentre altri "nonni" hanno imparato ad utilizzare Whatsapp, o hanno trovato compagnia nelle partite di Burraco. L'economia della longevità traina interi settori e territori nel mondo, generando, solo in Italia, un valore stimato tra i 300 e i 500 miliardi di euro all'anno, secondo uno studio di Itinerari Previdenziali. 

I benefici

Oltre l'economia, c'è, però, l'impatto sociale: il contrasto alla solitudine attraverso la promozione della socialità. I benefici dei legami sociali e della buona salute mentale sono numerosi. I legami provati includono tassi più bassi di ansia e depressione, maggiore autostima, maggiore empatia e relazioni più fiduciose e collaborative.