In Lombardia oltre un milione di pasti per i bisognosi: merito del “recupero alimentare”

Nella regione nel 2023 sono state recuperate 571 tonnellate di cibo che ha consentito di aiutare le persone in difficoltà

Scarti di cibo

Scarti di cibo

Milano, 5 marzo 2024 – Non solo lusso sfrenato e vite dispendiose: una larga parte di lombardi si è contraddistinta, nel 2023, per generosità e parsimonia, attenti soprattutto ai più bisognosi. È questo il bilancio finale del progetto “recupero alimentare” organizzato da Lions International che ha portato a servire oltre un milione di pasti ai più bisognosi grazie a quasi 571 tonnellate di cibo raccolto e recuperato.

Il merito è anche dei volontari di oltre 70 associazioni, attive tra Bergamo, Brescia e Mantova, che si sono adoperati in prima persona per la buona causa, i cui dati sono stati presentati oggi al Pirellone dall'assessore all'Agricoltura Alessandro Beduschi.

Il progetto

Il progetto è nato nel 2019 per iniziativa del Lions Club International che ha realizzato di una piattaforma di raccolta e di smistamento del cibo, grazie alla collaborazione tra associazioni di volontariato, aziende produttrici, commercianti e distributori.

I prodotti ricevuti in dono sono stati poi distribuiti gratuitamente alle associazioni che assistono famiglie in difficoltà. In questi anni, dal 2019 al 2023, sono state raccolte in totale oltre 1.500 tonnellate di derrate alimentari, per un valore di oltre 4 milioni di euro.

"Il cinghiale solidale”

Il recupero alimentare è un caso di successo tra Regione Lombardia, Lions e mondo venatorio. Ad esempio, le squadre di caccia al cinghiale bergamasche, come pure diverse realtà di Federcaccia e più in generale del mondo venatorio, da tempo sono solite a perseguire attività benefiche e i “cinghialai solidali” chiamati a sostenere il progetto, hanno risposto concretamente. In questo modo Federcaccia Bergamo ha organizzato le prime forniture di carne alle mense e sostenuto l’avvio dell’iniziativa con un contributo di 400 euro.

Caccia e cacciatori hanno aderito a questo progetto di recupero alimentare per mettere in evidenza il loro impegno declinato alla solidarietà e al contenimento del cinghiale per contrastare la piaga della Peste Suina Africana” ha commentato l’assessore all’agricoltura, sovranità alimentare e foreste, Alessandro Beduschi.

L’aiuto solidale

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Pietro Fiocchi, europarlamentare, membro commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare, Fortunato Busana, presidente Cpa (Caccia, Pesca e Ambiente) e ideatore del progetto 'Cinghiale solidale', e Michele Bornaghi, presidente Federcaccia Bergamo.

"Quello che avanza - ha dichiarato Beduschi – non viene buttato ma utilizzato per fare del bene. L'aiuto solidale dato, poi, alle associazioni rappresenta un fil rouge molto importante, perché questo esempio possa ripetersi positivamente anche in altre province lombarde".