SIMONA BALLATORE
Economia

Laurea in Intelligenza Artificiale: l’università guarda all’industria

Corso triennale in inglese : tre atenei lombardi insieme per formare specialisti richiesti dalle imprese

Rettori Francesco Svelto (Pavia), Giovanna Iannantuoni (Bicocca) e Elio Franzini (Statale)

Rettori Francesco Svelto (Pavia), Giovanna Iannantuoni (Bicocca) e Elio Franzini (Statale)

Milano -  Tre università pubbliche e generaliste – con un bacino d’utenza da 120mila studenti – danno vita alla prima laurea triennale interateneo in Intelligenza Artificiale. Alla regia ci sono l’università di Milano-Bicocca, la Statale e l’università di Pavia, sede amministrativa del corso, tutto in inglese.

"L’approccio è multidisciplinare – spiega la rettrice della Bicocca, Giovanna Iannantuoni –, i nostri studenti avranno una formazione statistica, fisica, matematica, ma anche umanistica, filosofica, psicologica, giuridica. Perché serve flessibilità per rispondere al mercato del lavoro e alle nuove sfide. Accanto alla triennale verranno create poi due magistrali, con specializzazioni differenti: è un piano, non una boutade, strategico e di lungo periodo. Con possibili applicazioni in campo medico, economico e giuridico e un rapporto stretto col mondo industriale". Che è in cerca di esperti di intelligenza artificiale, appunto, che accompagnino le imprese nella svolta tecnologica verso l’automazione e l’interazione uomo–macchina. Si parte a settembre, è arrivato il via libera dal Consiglio Universitario Nazionale. Lezioni in tutti e tre gli atenei, sono 180 i posti a disposizione (30 riservati agli studenti extra-Ue). E ci sarà il test d’ingresso.

«Quattro i profili che verranno formati – sottolinea il rettore dell’Università di Pavia, Francesco Svelto –: uno più orientato alla comunicazione e al marketing, uno all’applicazione dei processi manifatturieri intelligenti, uno all’interazione uomo-ambiente e uno all’applicazioni di modelli matematici e tecnologie fisiche. Mettiamo a fattor comune le competenze dei nostri atenei". In cattedra i docenti di tutte e tre le università, in base agli ambiti, che spaziano dall’ingegneria alla fisica, dall’informatica alla filosofia, dalla statistica alla matematica, dal diritto alla psicologia, dalle neuroscienze alla logica. Non mancheranno laboratori pratici, stage in università e in azienda. "In Lombardia siamo i primi a creare una laurea simile, un esperimento in cui tre università pubbliche si mettono insieme. E lo abbiamo fatto quando la pandemia imperava – ricorda il rettore della Statale, Elio Franzini –. Le crisi non vanno sprecate, e proprio in questi momenti dobbiamo far valere il ruolo delle università, che guardano all’innovazione e vanno oltre agli steccati disciplinari e a quell’idea vecchia di “concorrenza“ tra atenei. Serve una rete. Apriamo una laurea nuova, piena di speranza e futuro".