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Microsoft manda in pensione Internet Explorer. C'è la data in cui sarà "spento" il browser

Dopo 25 anni sparità da tutte le versioni Windows 10. Nei primi anni 2000 aveva quote di mercato del 90%

Explorer

Microsoft manda in pensione Explorer. Dopo 25 anni di "onorato servizio". E c'è anche una data ufficiale: il 15 giugno 2022. Anche se, a dire la verità, Microsoft aveva già cominciato da tempo a "dimettere" alcuni pezzi del browser anche se molti utenti sono rimasti affezionati al programma che permette la navigazione Internet.

Addio, dunque, a uno dei programmi più utilizzati (uno dei primi a essere comparso sui personal computer di tutto il mondo) per navigare in Internet non sarà più a disposizione. Una dismissione progressiva che passa anche dal calo di utenti avuto negli ultimi anni con la prograssiva affermazione di altri browser e con la realizzazione del nuovo software Edge.

Microsoft ha annunciato la fine del supporto per il servizio e i sistemi su cui non si potrà più utilizzare. Il colosso americano aveva già interrotto il supporto a Internet Explorer per Microsoft Teams lo scorso anno e farà lo stesso per Microsoft 365 nei prossimi mesi. Inoltre, il software diventerà incompatibile con altri servizi casalinghi come Outlook, OneDrive e Office365 a partire dal 17 agosto 2021, con un lento avvicinamento verso l'interruzione completa.

Microsoft ha cercato di eliminare il browser da anni ma, nonostante il lancio del nuovo software Edge, Explorer raccoglie ancora il 5% di utenti globali (fonte NetMarketShare). Dal cosiddetto "end-of-support", Microsoft non rilascerà più aggiornamenti di sicurezza per il programma, che è già un buon motivo per passare ad altro.

Dal 15 giugno 2022, Internet Explorer sparirà da tutte le versioni di Windows 10, ad eccezione di quelle Enterprise, dedicate ad ambiti particolari, come ospedali e catene di logistica. Ad ogni modo, il successore, Edge, ha già sorpassato in percentuale (oltre il 7%) il browser sulla via del ritiro.

Peraltro, il nuovo browser è basato su Chromium, lo stesso codice con il quale Google sviluppa Chrome, che è il software di navigazione più usato al mondo. Lo stesso Edge integra una modalità Internet  Explorer, che si rende necessaria per quei siti che ancora non supportano programmi più recenti. Secondo gli studi, nella sua fase di picco tra il 2003 e il 2005, Internet  Explorer aveva una quota di mercato di oltre il 90%. All'inizio del 2009, attirava ancora il 65% di chiunque navigasse su internet a livello globale.