Euronics, Nova salva le insegne col passaggio di 4 punti vendita

Entro maggio a Limbiate la riapertura dello store: assunti i 27 dipendenti. Poi su la clèr pure a Seregno

Il presidente di Nova Stefano Caporicci

Il presidente di Nova Stefano Caporicci

Limbiate (Monza) -  Raggiunto l’accordo sul nuovo contratto: da ieri Nova spa, già socio del Gruppo Euronics, ha formalizzato il passaggio di quattro punti vendita ex Galimberti nella propria rete. Si tratta dei punti vendita di Seregno, di Milano via Solari, di Pavia e di Lonato (Bs) che sono stati assegnati tramite asta giudiziaria. L’acquisizione prevede il rilancio e la salvaguardia dei livelli occupazionali – pari a circa 50 posti di lavoro – e riconferma la volontà di assicurare la presenza dell’insegna del Gruppo Euronics nelle aree strategiche del territorio lombardo. Il socio Nova infatti, che detiene la leadership nella capitale e nel Lazio con 28 negozi, incrementa ulteriormente il presidio in una regione che offre grandi opportunità di crescita e dove conta già 15 store che ora salgono a 19.

«Questo importante passo vuole confermare il ruolo centrale della nostra società e del marchio Euronics nel mercato dell’elettronica di consumo e nello stesso tempo contribuire a tutelare l’occupazione in un momento economico molto complesso – commenta Stefano Caporicci, presidente di Nova – Siamo certi che i quattro nuovi negozi concorreranno a consolidare il nostro sviluppo nel bacino lombardo, dove siamo presenti da soli due anni e nel quale stiamo mettendo a fattor comune la nostra forte esperienza maturata sul territorio laziale con molti punti in comune con quello padano". Con quest’accordo sale a 47 il numero complessivo degli store di Nova e a circa 700 il numero dei dipendenti. Il negozio di Pavia è stato aperto ieri, gli altri tre, tra cui quello di Seregno, apriranno nelle prossime settimane.

Entro maggio è attesa anche l’apertura del punto vendita di Limbiate, che era anche la sede principale di Galimberti Euronics e che è passato invece sotto l’insegna Unieuro con l’assunzione dei 27 dipendenti già in forze nella struttura. Resta ancora incerto il futuro degli altri circa 120 dipendenti che erano distribuiti nei tre negozi Galimberti rimasti invenduti all’asta giudiziaria e nel settore amministrazione e magazzino che aveva base a Limbiate, dove dal 7 febbraio è tutto chiuso a seguito dell’intervento del commissario straordinario in seguito alla crisi finanziaria dell’azienda nata in Brianza negli anni Sessanta e diventata spa nel 1985. Le difficoltà hanno iniziato a manifestarsi nel 2018, fino a quando nel 2020 la società è stata presa in carico da un commissario nominato direttamente dal ministero dello Sviluppo economico che ha deciso la chiusura e la vendita all’asta dei negozi.