DR Automobiles scala le marce e cambia passo "Il nostro slogan? Meno Co2 e più sicurezza"

La Casa molisana punta sulla sostenibilità

Un marchio tutto italiano, che ha fatto il suo ingresso nel settore dell’automotive nel 2006 e che, da allora, non ha smesso di espandersi. Mettendosi già alle spalle la flessione dovuta alla pandemia e puntando, fin dal principio, sull’innovazione tecnologica e sul contenimento delle emissioni.

Parliamo di DR Automobiles Group, l’azienda fondata a Macchia di Isernia, in Molise, da Massimo Di Risio e protagonista, lo scorso febbraio, di un balzo in avanti nelle vendite del 188, 4%.

Questo, dopo il momento di difficoltà di un mercato dell’auto nazionale che ha chiuso il 2020 con un -27,92% e il mese appena trascorso con altro calo del 12,34%, grazie all’apprezzamento, segnalato dal responsabile comunicazione & marketing Massimo Di Tore, "dei nuovi modelli DR F35 e DR 5.0" e grazie "all’iniziativa commerciale e alla relativa campagna advertising messe in campo nel mese scorso e prorogate anche per il mese di marzo, sotto lo slogan ‘- CO2 + sicurezza’".

Inoltre, il gruppo molisano ha messo a disposizione 1.500 euro di incentivo per chiunque acquisiti un nuovo modello DR o EVO rottamando un qualsiasi usato, senza alcun vincolo di proprietà, anzianità e classe di emissioni e, quindi, con maggiori possibilità di manovra rispetto alla rottamazione prevista dagli ecoincentivi statali. Contemporaneamente, "i nuovi modelli DR F35 e DR 5.0 hanno guidato di fatto l’incremento del mese, rappresentando insieme quasi il 70% delle vendite DR e quasi il 35% del totale delle vendite del gruppo automobilistico, ripartite tra un 55% di DR ed un 45% di EVO". Due SUV, questi, full optional di serie da 4,43 e 4,31 mt., spinti da un motore turbo da 154 CV per DR F35 e per DR 5.0 DCT o, per la DR5.0 MT, da un aspirato da 116 CV.

Anche in questo caso, prosegue Di Tore, "le relative campagne advertising degli ultimi mesi, incentrate soprattutto sulla tv generalista, hanno contribuito ad accrescere notevolmente i flussi di potenziali clienti negli showroom italiani e a far conoscere i nuovi prodotti del brand DR", in attesa, nel secondo semestre del 2021, del lancio di nuovi modelli sia per EVO che per DR. "Quando lo scorso marzo abbiamo lanciato la DR 5.0 e di lì a poco la DR F35 – ha poi precisato Di Tore – lo abbiamo fatto parlando di nuova era di DR Automobiles Groupe, cambiando passo rispetto al passato grazie ad un innalzamento di tutti i nostri standard". Sono stati infatti adottati "più rigidi criteri costruttivi, nuove e più performanti motorizzazioni e nuovi e più avanzati contenuti tecnologici, affiancati da scelte stilistiche originali e approdando a un nuovo posizionamento e a un diverso targeting del brand DR, pur mantenendo fede alla nostra mission iniziale, quella di garantire un elevato value for money al consumatore".

Contemporaneamente, però, "per andare comunque incontro a quella parte sempre più consistente del mercato che oggi si ispira a modelli di semplicità e concretezza, abbiamo creato il brand EVO", definito da Di Tore "il marchio low price con il quale offriamo SUV full optional di serie ad un prezzo molto competitivo". Una filosofia, questa, "incarnata a pieno dalla nostra EVO 3 Electric, il suv full electric più economico del mercato, che potremmo definire ‘l’elettrico per tutti’".

Tuttavia, è la chiosa finale, "riteniamo che il mercato non sia ancora maturo per il full electric e non è un caso se sin dai nostri esordi abbiamo sposato e sviluppato la tecnologia bimodale benzinaGPL". In questo senso, "riteniamo che ad oggi il nostro Thermohybrid rappresenti il giusto compromesso tra l’esigenza di una sempre maggiore ecosostenibiltà e quelle di convenienza e praticità di utilizzo, con la campagna ‘-CO2 + sicurezza’ e gli ottimi risultati di vendita di febbraio a fornirne la prova". Gli ecoincentivi offerti da DR, poi, sono "un nostro piccolo contributo al processo di svecchiamento del parco circolante italiano, uno dei più vetusti ed inquinanti d’Europa, con la più alta media di mortalità da incidenti stradali", per un’azienda che intende "raddoppiare vendite e fatturato nel 2021". Non appena la pandemia lo permetterà, infatti, "riprenderemo il progetto di espansione, iniziato a fine 2019, sui principali mercati europei, quando, ad oggi, contiamo già alcuni dealer in Spagna, Germania e Francia, oltre a Bulgaria e Balcani".

Lorenzo Pedrini