
Massimiliano Ivaldi, titolare dell’attività fondata dal padre nel 1966.
Milano - In Italia gli orologiai specializzati in pendoleria d’epoca sono solo una ventina. Uno dei maestri più quotati opera a Milano ed è anche un pianista che ha studiato al Conservatorio. La nota non è di colore ma professionale: "Gli orologi a pendolo sono simili agli strumenti musicali – dice Massimiliano Ivaldi, titolare della Dival di via Garegnano – Quelli antichi hanno il pregio di essere dotati di una straordinaria cassa armonica che bisogna saper regolare con “orecchio”". Massimiliano, 45 anni, è figlio d’arte: è stato il padre Domenico nel 1966 a fondare l’impresa, nata per la realizzazione degli orologi d’arredo. La produzione continua, affiancata però negli ultimi 20 anni dall’attività di riparazione e restauro della grossa orologeria antica, come pendole da salone, orologi a cucù, parigine. "Gli insegnamenti di mio padre sono stati fondamentali. Dopo le superiori ho anche studiato alla scuola di orologeria mentre portavo avanti il Conservatorio. L’aspetto principale di questo lavoro rimane l’esperienza sul campo, perché i modelli sono tanti e di ciascuno si devono conoscere i punti deboli e di usura".
Il restauro o la riparazione di un orologio antico è un’attività in più fasi: "All’inizio l’orologio deve essere sottoposto a una valutazione esterna e interna per individuare eventuali difetti. Poi bisogna smontare la parte meccanica e pulire i componenti con gli ultrasuoni. Quindi si procede a rettificare i pezzi usurati dal tempo. Nei casi più complessi bisogna ricostruirli ex novo". La cassa in legno, tendenzialmente radica o noce, è restaurata con apposite cere e si evita di sostituirla perché il timbro musicale suonerebbe diverso. La fase finale è l’assemblaggio, la lubrificazione e il controllo dell’orologio a pendolo che dura almeno due settimane. Col proprietario lavorano sei collaboratori. In questa specie di clinica passano anche pendole di oltre 300 anni fa: "L’esemplare più antico restaurato è un modello austriaco del 1700. Ci sono però sul mercato anche pezzi del 1600, inglesi, francesi o tedeschi". È un mercato di nicchia, ma che non conosce crisi ed è più abbordabile rispetto all’universo da polso: "I pezzi più rari si aggirano fra 5mila e 10mila euro". Dival produce anche modelli in proprio, che uniscono la precisione della meccanica tedesca alla bellezza dell’artigianato italiano.