Nuovo dl Sostegni 2022. Ristori per turismo e discoteche: ecco quanti soldi e quando

Il Governo vorrebbe arrivare alla definizione di un Decreto legge prima dell'elezione del nuovo Presidente della Repubblica. In ballo anche il rifinanziamento della Cassa Covid

Roma, 7 gennaio 2021 - Si sperava di non doverci far più ricorso, ma il Governo dovrà mettere nuovamente mano al portafogli per "ristorare" le attività economiche penalizzate dagli ultimi decreti in materia di contenimento della diffusione della variante Omicron: provvedimenti che, nel periodo delle Festività, hanno colpito in particolar modo il settore turistico e quello delle discoteche e delle sale da ballo.

Cosa sono i Ristori

I Ristori (o Sostegni) sono delle erogazioni a fondo perduto (cioè non prestiti che prevedono una restituzione della cifra seppur in forme agevolate) fatte dal Governo a favore delle attività che hanno subito, a partire dall'inverno del 2020, forti contraccolpi economici a causa della crisi e dalle chiusure dovute al Coronavirus. L'ultimo decreto, ad esempio, ha previsto indennizzi a fondo perduto con bonifici diretti sul conto corrente, dal 100% al 200% di quanto già erogato nel mese di aprile con il Decreto Rilancio. Per alcuni settori specifici, quali ad esempio discoteche e sale ballo, si era arrivati al 400%.

La cifra

La cifra del sostegno complessivo è ancora da definire, ma si aggirerebbe sui 2 miliardi, che andranno soprattutto al turismo che più ha sofferto le cancellazioni invernali, come impianti ed alberghi, e alle discoteche che hanno dovuto rimanere chiuse nel periodo delle Festività natalizie. L'obiettivo, confermano da Palazzo Chigi, è portare il decreto in Cdm giovedì.

Dove trovare i soldi

Sostegni immediati ai settori più colpiti dalle chiusure invernali, come turismo e discoteche, ma senza scostamento di bilancio, almeno per adesso.

Secondo quanto si apprende da fonti del Mef (ministero economia e finanza), il nuovo decreto sostegni si farà con fondi già a disposizione, e non prevede in questa fase di chiedere al Parlamento una nuova deviazione dal deficit.

I tempi

Obiettivo è vararlo la settimana prossima, con tanto di conferenza stampa del premier Mario Draghi. A Palazzo Chigi e al Mef c'è un dossier che, in queste ore, merita la precedenza: il nuovo decreto sostegni, per aiutare i settori più colpiti dall'emergenza.

I settori

Due su tutti: il turismo e le discoteche, queste ultime chiuse dal dl festività fino al 31 gennaio, con tanto di perdita della gran notte di fine anno. Anche gli alberghi e gli impianti di risalita (seppur aperti) chiedono aiuti economici per far fronte alla diminuzione di clienti e utenti.

La Cassa Covid

C'è inoltre da rifinanziare - elemento non secondario - la Cig Covid, scaduta il 31 dicembre scorso. Difficile al momento dire a quanto ammonterà il pacchetto di nuovi aiuti, "le valutazioni sono in corso", spiegano dal Mef e confermano da Palazzo Chigi, "al momento non esistono cifre", assicura un'autorevole fonte di viale XX Settembre.

Le stime dei danni

"Non abbiamo nessuna stima ancora dei danni - aggiunge una fonte vicina al premier Mario Draghi - che saranno comunque limitati". Il grosso della torta "andrà al turismo". Ma che vi sia un nuovo scostamento di bilancio per far fronte a quelli che il governo Conte amava definire come ristori al momento viene escluso: "useremo gli stanziamenti non spesi quest'anno", ovvero "i risparmi di spesa". "Si possono usare gli avanzi che abbiamo sul 2022 anche subito", confermano dal Mef. 

Quanto alle voci di un ulteriore scostamento di bilancio imminente, una soluzione di questo tipo viene esclusa anche perché darebbe il la a nuovi 'assalti alla diligenza' in una fase particolarmente delicata per il governo e per il Paese, con i contagi che corrono e le elezioni per il Quirinale alle porte.

Obiettivo: tempi rapidi

Ma se fonti del Mef non escludono che il dl possa slittare, chiudendo la partita ristori solo una volta conclusa quella del Colle, da Palazzo Chigi confermano la volontà di procedere subito, in fretta, per aiutare i settori in affanno. In maggior sofferenza sicuramente il comparto turismo, con le agenzie di viaggio e i tour operator che chiedono un nuovo fondo perduto da 500 milioni oltre alla Cig retroattiva dal 1 gennaio. Anche gli impianti sciistici - per quanto aperti - chiedono un nuovo round di aiuti: al loro fianco la Lega, che pretende un sostegno alla montagna, duramente colpita dal Covid.