Crisi, le domande di procedura per indebitamento aumento del 64%

I dati lombardi sulle istanze presentate da imprese, ex imprenditori e cittadini

La sezione fallimentare di un tribunale lombardo (Archivio)

La sezione fallimentare di un tribunale lombardo (Archivio)

Milano - Nel 2021 sono aumentate del 64%, rispetto ai dati dell'anno precedente, le domande depositate in Camera Arbitrale di Milano da parte di imprese, ex imprenditori e cittadini che hanno avviato la procedura di gestione della crisi perché eccessivamente indebitati. Erano 123 le istanze depositate nel 2020; 192 è il numero di quelle depositate nel 2021. Milano (19% del totale delle istanze), Monza (16%), Pavia (13%), Busto Arsizio (13%) e Como (12%) sono i tribunali maggiormente interessatei dal fenomeno delle crisi da sovraindebitamento. L'intera analisi riguarda tutte le province lombarde tranne Bergamo, Brescia e Mantova.

Debitori totalmente incapienti

Su 192 domande, 21 sono le richieste di esdebitazione del debitore totalmente incapiente, ovvero colui che non ha nulla da offrire. Le istanze del debitore incapiente rappresentano l'11% del totale (non è possibile fare un confronto con i dati dell'anno precedente perché la legge sull'esdebitazione del debitore incapiente è entrata in vigore a fine 2020). 

I soggetti delle procedure

Su 192 domande depositate nel 2021, il 65% di chi presenta la domanda è un consumatore (in totale 125) e nel 35% dei casi si tratta di imprese, ex imprenditori e ditte individuali (in totale 67 attività imprenditoriali).

Le procedure più utilizzate

La procedura maggiormente utilizzata è quella della Liquidazione del patrimonio, utilizzata nel 51,5% dei casi, segue il Piano del consumatore con il 23% dei casi, l'Accordo di ristrutturazione scelto nel 14,6% dei casi e l'Esdebitazione del debitore totalmente incapiente, procedura utilizzata nell'11% dei casi.