Stop alla cessione dei crediti: cade l’ultima tegola sul comparto dell’edilizia

Le imprese lombarde erano già in forte sofferenza negli ultimi mesi per più fattori, come l’effetto combinato dell’inflazione e l'aumento del costo di materie prime ed energia

Edilizia

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Milano -​ Lo stop alla cessione dei crediti sui bonus casa è solo l’ultima tegola caduta sulle imprese artigiane lombarde, in forte sofferenza negli ultimi mesi per l’effetto combinato dell’inflazione e l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia.

Già nel corso del 2022 i segnali di sofferenza non erano mancati, come aveva evidenziato uno studio di Cna Lombardia che aveva fotografato il tributo, in termini di calo del numero di aziende, pagato dal mondo artigiano al mercato. Se infatti a livello generale le imprese attive in Lombardia nel dicembre scorso sono tornate sui livelli di fine pandemia, per quanto riguarda le imprese artigiane il saldo è ancora negativo e sconta un -3,4% rispetto a fine 2019. I settori più in crisi sono quello dell’agricoltura, con 1.673 aziende in meno, il manifatturiero che ha scontato una perdita di 6.221 imprese e il commercio e turismo che registra una perdita di oltre 10mila attività. La crescita negli ultimi due anni si è concentrata soprattutto nei servizi (+16.162), nei servizi alla persona (+1.254) e anche nell’edilizia grazie all’effetto dei bonus (+243 imprese).

Nella nostra regione nel corso del 2022 si sono aperte 56.510 nuove ditte a fronte di 45.095 cessazioni con un saldo a fine anno di 11.415 nuove attività, un dato positivo che però è inferiore del 3,1% rispetto al 2019. Calo con ripercussioni anche sull’occupazione, infatti rispetto al pre Covid mancano all’appello 44mila posti di lavoro, con il calo che interessa tutti settori ad eccezione delle costruzioni, che da solo segna il 19,7% in più attestandosi a 283mila occupati. Dei 4.403.915 lombardi la maggior parte è impiegata nei servizi (2.141.744), seguono industria (1.146.464), commercio (775.438) e agricoltura (56.450).