
L'operazione anti-caporalato alla StraBerry di Cassina de’ Pecchi
Cassina De' Pecchi (Milano) 3 aprile 2021 - La semina è fatta, è ora di coprire le serre. Ancora in pochi al lavoro nei 20 ettari di piantagione. Fra meno di un mese, al momento della raccolta delle fragole, i raccoglitori saranno, a rotazione, anche cento: "In tutta la stagione prevediamo 600 mila chili. Sarà un raccolto eccezionale". Vincenzo Paturzo è l’amministratore giudiziario nominato dal Tribunale che dal momento del sequestro, era fine agosto, tiene le redini di StraBerry, la startup della fragola e dei frutti di bosco finita nella bufera per caporalato. Si lavora a Cassina, mentre prosegue la vicenda giudiziaria, che vede indagate per sfruttamento di manodopera sei persone, fra cui il fondatore e titolare. Immediatamente dopo Pasqua il tribunale del riesame dovrà esprimersi sul sequestro. In febbraio il gip Roberto Crepaldi ne aveva disposto la revoca, chiaro il ripristino della legalità fra i filari. Per il pm Grazia Colacicco, che due settimane fa ha impugnato il provvedimento davanti al riesame, un rischio eccessivo d’inquinamento prove. Stante il controllo giudiziario da parte di Paturzo, con il dissequestro rientrerebbero in azienda amministratori legati alla vecchia proprietà, ancora sotto processo.
L'attesa
«Sarà il Tribunale a esprimersi - così Paturzo - . Restiamo, sino ad allora, in una fase di limbo». Quali che siano le decisioni, tutto è cambiato. «Le maglie del controllo oggi sono serrate e nessun reato è più stato perpetrato né è perpetrabile». In 8 mesi l’amministratore giudiziario ha guidato il ritorno alla legalità: «Abbiamo realizzato bagni, docce e infrastrutture, i lavoratori usano i dispositivi anticovid, c’è il refettorio per il pranzo». I turni massacranti un ricordo. «L’aspetto contrattuale e della sicurezza è stato affrontato nella sua complessità, abbiamo fatto un accordo sindacale, promosso corsi di formazione per i lavoratori, sottoposto 90 di loro a visita medica. I contratti, che per loro natura sono al 90% a chiamata, sono allineati a quelli di categoria e di aziende analoghe. I raccoglitori lavorano 6 ore e 50 al giorno, con pausa, e non superano le 8 con gli straordinari». Si sta affrontando anche il tema abitativo. Nei giorni clou della raccolta a StraBerry lavoreranno a turno sino a 120 pendolari. «Ho avanzato al Comune la richiesta di alloggi temporanei, stanno facendo la ricognizione, mi faranno sapere». Non solo fragole. «Prevediamo di raccogliere 60mila chili di mirtilli, dipenderà da vari fattori, primo fra tutti il meteo».