Carrefour, accordo raggiunto sugli esuberi. Ceduti in franchising 106 negozi

Incentivi all'esodo per 719 dipendenti: "Via solo su base volontaria"

Carrefour

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Accordo raggiunto con Carrefour Italia sul piano di incentivazione all'esodo, di non opposizione al licenziamento e sulla tutela delle condizioni di lavoro dei dipendenti che saranno coinvolti nella cessione o nello sviluppo del franchising. L'accordo tra l’azienda e le federazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, segna il ripristino delle relazioni sindacali e l'avvio di una nuova fare di gestione del piano di rilancio della multinazionale in Italia.

In particolare, sono stati firmati due distinti accordi che sanciscono "la lotta al dumping contrattuale e ai contratti pirata" e la comune volontà di concordare gli organici minimi nei punti vendita in gestione diretta, utili ad assicurare condizioni di lavoro di qualità e assistenza adeguata al cliente. L’esubero, ridotto a 719 dipendenti dai 769 iniziali, sarà gestito unicamente con il criterio della non opposizione a fronte di un incentivo all’esodo. L’intesa prevede percorsi di riqualificazione interna del personale o di ricollocazione presso terzi. 

La novità

Innovativo l’approccio sul tema del franchising in vista della cessione di 106 negozi della rete vendita a terzi operatori commerciali nel 2022. L’accordo, il primo siglato nel settore della distribuzione commerciale, impegna Carrefour a vincolare nei contratti stipulati con i franchisee all’applicazione dei Ccnl sottoscritti da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, al rispetto delle normative su salute e sicurezza e a prendere i provvedimenti necessari per evitare qualsiasi forma di corruzione.

Nel caso in cui vengano ceduti o affittati a terzi operatori punti vendita a gestione diretta, continuerà ad essere applicata la contrattazione integrativa aziendale e saranno riconosciute in continuità la rappresentanza e le agibilità sindacali. Sono previsti inoltre dei momenti di monitoraggio per l’andamento della rete franchising, informazioni preventive all’apertura di procedure di cessione di rami e la responsabilizzazione di Carrefour qualora le organizzazioni sindacali denuncino il mancato rispetto delle normative da parte del franchisee.

L’impresa si è inoltre impegnata a non prevedere ulteriori affidamenti di attività a terzi. Importante passaggio questo finalizzato ad evitare che il personale Carrefour interessato dai processi di mobilità incentivata possa essere sostituito da personale esterno. 

I sindacati

"Un passo importante per gestire un piano di ristrutturazione problematico per le ricadute sull'occupazione" commentano i sindacati al termine della trattativa, sottolineando come, per quanto riguarda il franchising e la lotta ai contratti pirata, su richiesta delle organizzazioni sindacali, Carrefour Italia si impegna a inserire clausole contrattuali con gli affiliati in franchising che porti gli stessi ad applicare ai loro dipendenti i contratti collettivi nazionali di lavoro sottoscritti da Filcams, Fisascat e Uiltucs. "Consideriamo questo impegno – aggiungono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – essenziale per combattere il lavoro povero procurato dai contratti pirata che rappresenta una piaga per l'intero settore del terziario distributivo".