Bollette, assegnati i nuovi gestori dell’energia nelle città della Lombardia: come risparmiare

Sono stati pubblicati i risultati dell’asta che ha assegnato alle varie imprese la gestione del Servizio a tutele graduali: come funziona e qual è la differenza rispetto al mercato libero

Nella bolletta elettrica è indicato se si è sottoposti al libero mercato o al servizio di maggior tutela

Nella bolletta elettrica è indicato se si è sottoposti al libero mercato o al servizio di maggior tutela

È stata pubblicata il 7 gennaio la lista dei gestori dell’energia che nelle varie città d’Italia si sono aggiudicati, mediante asta, il Servizio a tutele graduali messo in campo dal Governo per garantire ai consumatori il passaggio senza traumi al mercato libero. Dal primo gennaio di quest’anno, infatti, i prezzi dell’energia – e quindi il costo delle bollette dell’elettricità – non sono più regolati dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera).

In pratica, tutti i clienti che in questi mesi non ha scelto uno dei molti gestori del mercato libero, dal 7 luglio si troveranno automaticamente assegnati al gestore che, nell’asta, si è aggiudicato la distribuzione nella sua zona. Questo Servizio a tutele graduali durerà al massimo tre anni e, ovviamente, non prevede alcuna interruzione nell’erogazione dell’energia. La fatturazione sarà bimestrale e il costo dell’energia sarà regolato sulla base di un prezzo unico nazionale.

I nuovi gestori, città per città

Nella seguente tabella sono indicate le imprese che si sono aggiudicate le 8 aree geografiche che toccano la Lombardia (in tutto il territorio nazionale ci sono 26 aree).

Come so se sono nel libero mercato?

Per sapere se la propria abitazione è interessata dalla transizione, basta consultare l’ultima bolletta e verificare se la dicitura indicata è “servizio di maggior tutela” o “mercato libero”. Nel caso in cui sia indicato il regime di tutela si hanno due scelte: non fare nulla e finire sotto la gestione dell’impresa della propria zona vincitrice dell’asta, oppure scegliere di sottoscrivere un’offerta tra quelle proposte dalle varie aziende di distribuzione.

Cosa conviene fare?

Dato che le aziende si sono aggiudicate l’asta offrendo prezzi più bassi rispetto al livello di mercato – il sistema era “al ribasso” – è stato calcolato da Assium che il Servizio a tutela graduale si tradurrà in uno sconto che va dal 20 al 60 per cento rispetto al libero mercato. Chi non è passato al mercato libero, in altre parole, dovrebbe risparmiare.

In tal senso, Arera ha ricordato che “i clienti domestici elettrici già passati al mercato libero hanno il diritto di rientrare nel servizio di maggior tutela fino a fine giugno”. Giuseppe Moles, amministratore delegato di Acquirente Unico (la società che gestisce i servizi energetici interamente partecipata dal Ministero dell’economia) ha dichiarato che la partecipazione all’asta “è stata ampia e i risultati molto soddisfacenti in termini di prezzi, cosa di cui beneficeranno i consumatori”.