Bitcoin, oggi nuovo crollo del valore. Quotazione giù del 30%. I motivi e i rischi

Bruciati 500 miliardi di dollari di capitalizzazione dopo la retromarcia di Elon Musk, i dubbi sulla sostenibilità e la guerra della Cina alle criptovalute

Bitcoin e dollari (ImagoE)

Bitcoin e dollari (ImagoE)

Il valore del Bitcoin è crollato del 30% "sprofondando" a quota 31.000 dollari dopo che nei giorni scorsi le quotazioni avevano toccato la cifra record di 65 mila dollari. E nuove nubi si addensano sulle criptovalute (le monete virtuali) che nelle ultime settimane sono state oggetto di allarmi lanciati dalle autorità di controllo economiche e dal "raffreddamento" degli entusiami di alcuni miliardari come Elon Musk.

Il tonfo a Wall Street

Un tonfo dei Bitcoin che spazza via più di 500 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato. La criptovaluta in poche settimane perde oltre il 50% rispetto al record di quasi 65.000 dollari di aprile.

I motivi

A pesare sono la Banca Centrale cinese e le affermazioni degli ultimi giorni di Elon Musk, che continuano a farsi sentire sul mercato. Il patron di Tesla ha annunciato che il colosso delle auto elettriche non accetterà più Bitcoin per l'acquisto di auto. Sullo sfondo anche i dubbi sulla sostenibilità ambientale delle criptovalute, per gli eccessivi consumi energetici legati alla loro generazione.

Le difficoltà di Coinbase

Una perdita di valore che tocca un po' tutto il comparto legato alle criptovalute. Coinbase (la piattaforma più nota per la compravendita di criptovaluta) arriva a perdere 12% in apertura di Wall Street con il prezzo delle azioni scivolato a 213 dollari, 125 in meno rispetto ai 340 dollari toccati il 14 aprile, giorno dello sbarco al Nasdaq di Wall Street. La piattaforma più popolare per la compravendita di criptovalute allora toccò la capitalizzazione di mercato di 90 miliardi di dollari, ora scivolata a 50,3 miliardi.

La guerra della Cina alle criptovalute

Coinbase soffre il crollo delle monete digitali di questi giorni, causato prima dalla decisione di Tesla di non accettare più pagamenti in cripto, poi dalle autorità di Pechino che hanno annunciato un giro di vite sugli istituti finanziari che offrono prodotti basati sulla compravendita di valuta digitale.

Settimane di cali

Attualmente l'intero mercato delle criptovalute è in fibrillazione, e nelle ultime 24 ore ha perso complessivamente circa il 23% del proprio valore Coinbase, che ha l'ambizioso obiettivo di diventare la piattaforma di riferimento globale per l'acquisto e la vendita di criptovalute, con un mercato potenziale di circa 3 miliardi di utenti, nei documenti inviati alle autorità americane prima dell'Ipo aveva dichiarato nel primo trimestre del 2021 ricavi pari a 1,8 miliardi di dollari e ha stimato un utile netto tra i 730 e gli 800 milioni di dollari. Numeri che hanno fissato il prezzo per azione pre Ipo a 250 dollari, schizzato nelle prime ore di contrattazione al Nasdaq fino a guadagnare il 59%. Dopo quei record pero' la societa' ha cominciato a segnare una serie di settimane negative, fino ad arrivare al tonfo che si sta registrando durante le prime ore di scambio sulla piazza americana.

L'allarme

Le criptovalute, la moneta virtuale che ha nei Bitcoin l'esempio più conosciuto, "rappresentano attività ad elevato rischio". A dirlo sono la Banca d'Ilatia e la Consob (organo di controllo del mercato finanziario italiano) proprio nei giorni successivi allo sbarco sulla Borsa americana di Coinbase, una delle piattaforme più note al mondo per l'acquisto di criptovalute. Un debutto a Wall Street che aveva fatto segnare un nuovo record della quotazione dei Bitcoin giunti ad avere un valore di 65 mila dollari l'uno.

Valute sempre guardate con diffidenza dalla "finanza tradizionale" sono ieri entrate nel mirino di Consob e Banca d'Italia che hanno messo in guardia circa gli "elevati rischi connessi con l'operativita' in cripto-attività (crypto-asset) che possono comportare la perdita integrale delle somme di denaro utilizzate".