Chi fa affari viaggia su A4 e A1: quanto contano le autostrade nell’export lombardo

L’analisi dell’ufficio studi della Cgia di Mestre: legame fra le aree che vendono di più all’estero e quelle servite dalle grandi infrastrutture su gomma

Coda sull'autostrada A4

Coda sull'autostrada A4

Milano, 2 aprile 2024 – Milano, Bergamo, Brescia. Le prime tre province lombarde per export occupano la top-five della graduatoria nazionale dei territori che vendono più all’estero. Tra loro compaiono anche Torino e Vicenza. Tutte corrono lungo l’autostrada A4, la Torino-Trieste crocevia di merci destinate ai mercati internazionali.

I numeri dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre - l’Associazione artigiani e piccole imprese - certificano un legame tra le aree che esportano di più e quelle servite dalle grandi infrastruttura su gomma.

Le cifre

Nel 2023 l’Italia ha venduto beni e servizi all’estero per 626 miliardi. Solo Germania (1.562 miliardi) e Paesi Bassi (866) all’interno dell’area Ue hanno avuto numeri più alti. Nonostante il rallentamento dovuto alla frenata della domanda internazionale che ha di fatto azzerato la crescita dell’export in Italia nell’ultimo anno, analizzando il periodo 2019-2023 - dal pre-Covid alla ripresa piena della mobilità dopo la pandemia - la variazione è positiva (+145,8 miliardi in valori assoluti, con un incremento del 30,4%).

La Lombardia si conferma la prima regione per internazionalizzazione con vendite per 163,1 miliardi nel 2023: oltre 35 miliardi in più del 2019 (+28%) confermata da una crescita, per quanto ridotta, anche nell’ultimo anno (+902 milioni, lo 0,6% in più del 2022).

Milano guida la graduatoria nazionale con 57,9 miliardi: come la Toscana e due volte il valore del Lazio. Seguono Bergamo (20,7 miliardi) e Brescia (20,6) al quarto e quinto posto della classifica italiana, precedute da Torino (29,6 miliardi) e Vicenza (23). Nelle prime cinque province, posizionate lungo l’autostrada A4, si produce il 24,3% dell’export nazionale, quasi un quarto delle merci destinate all’estero.

La Bassa in crescita

Le prime tre lombarde per valori assoluti di vendite non sono però quelle che hanno fatto registrare le crescite più significative dal pre-Covid a oggi. L’incremento record spetta a Lodi: +61,4%.

La provincia della Bassa Lombardia, importante crocevia dell’Autostrada del Sole (A1, Milano-Napoli) ha un export di 5,8 miliardi, terzultimo per valore nella regione, ma cresciuto sensibilmente rispetto a quattro anni fa (3,6 miliardi).

Sondrio, ultima con un miliardo, è seconda per incremento (+43,8%) davanti a Monza (+42%), prima tra le “grandi“ esportatrici lombarde (è quarta per valore assoluto con 13,7 miliardi) per miglioramento. Pavia, penultima con 4,5 miliardi, è anche quella con l’incremento più basso in Lombardia (+10,8%).