Il caro benzina si abbatte sulle vacanze degli italiani: stangata di 270 euro a famiglia

Il prezzo dei carburanti ha avuto un'impennata nell'ultimo mese: di quanto sono aumentati? Quanto incidono le accise sulla benzina?

Benzina (Ansa)

Benzina (Ansa)

Il prezzo della benzina alla pompa cresce vertiginosamente. In un mese è salito mediamente dell'11%. Che tradotto vuol dire circa 11 euro in più per un pieno. E se, da tradizione, il costo del carburante alla pompa cresce sempre in corrispondenza delle vacanze estive, questa volta a incidere prepotentemente non è "la speculazione" delle compagnie petrolifere ma l'aumento delle materie prime (fra cui il petrolio) che si sta verificando con l'allentamento della Pandemia e una ripartenza (speriamo duratura) dell'economia a livello mondiale.

La stangata

In ogni caso per il momento in Italia 'inflazione resta inchiodata ai livelli del mese scorso ma per gli italiani che si apprestano ad andare in vacanza, dopo mesi di restrizioni e chiusure a causa della pandemia, si prospetta una stangata estiva: in scia ai rialzi dei prezzi del petrolio, infatti, i listini dei carburanti hanno toccato livelli da record. E questo trend, secondo i conti fatti dai consumatori, rischia di tradursi in una zavorra di ben 270 euro all'anno per le tasche delle famiglie.

Rischio caro bollette

Ma non solo: dietro l'angolo si prospetta anche il rincaro delle bollette di gas e luce. A lanciare l'allarme è il Codacons secondo cui la vera preoccupazione è legata all'andamento delle tariffe di luce e gas. «I forti rialzi dei beni energetici - avverte infatti il presidente Carlo Rienzi - determineranno una batosta sulle bollette dell'energia, con rincari pesanti a carico delle famiglie». 

Gli aumenti della benzina

In effetti il prezzo medio della benzina è salito a 1,628 euro al litro, con un rialzo di circa il 16% e quello del gasolio a 1,489 euro (+15,5% circa), il che, secondo le stime del Codacons, significa che per un pieno di benzina un automobilista spende oggi 11,2 euro in più rispetto allo scorso anno, e 10 euro in più per un pieno di gasolio. Inevitabile, come sottolinea Assoutenti, che in concomitanza con la ripresa degli spostamenti questa situazione «rappresenti una speculazione sulle tasche degli italiani» e che debba portare il Governo «ad intervenire con urgenza per frenare la corsa al rialzo dei carburanti». Nel 2021, calcola infatti l'associazione, questa volata dei listini solo per i costi diretti genererà una stangata per complessivi 7 miliardi di euro a carico dei consumatori.

Tutte le tasse sulla benzina

Non aiuta poi il fatto che a incidere sul prezzo finale dei carburanti in Italia (uno fra i più alti d'Europa) incidano in modo notevole le accise che i governi hanno messo sulla benzina per finanziare guerre e ricostruzioni post terremoti dal 1952 a oggi (ecco tutte le accise sulla benzina).

L'inflazione

A dare conto di questa situazione è stato anche l'Istat, le cui stime preliminari vedono l'inflazione ferma a giugno all'1,3%, lo stesso livello di maggio scorso, ma registrano come principale driver del carovita ancora una volta i prezzi dei prodotti energetici. Anche se solo lievemente, i prezzi di questo particolare comparto continuano infatti ad accelerare: da +13,8% di maggio a +14,1%, con rialzi sia della componente regolamentata (da +16,8% a +16,9%) sia di quella non regolamentata (da +12,6% a +12,8%).

Gli energetici

Una fotografia, questa, confermata anche dai prezzi alla produzione di maggio, ai cui rialzi (+1% su base mensile e +8% in un anno) contribuiscono soprattutto i forti aumenti tendenziali dei prezzi dei prodotti energetici.

Cosa aumenta

Sul fronte dell'inflazione di giugno, l'Istat spiega tuttavia che, oltre al rincaro degli energetici, alcuni segnali di lieve ripresa si manifestano anche in altri comparti merceologici. I prezzi degli alimentari lavorati azzerano infatti il calo registrato a maggio e quelli dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona tornano a crescere.

Cosa non aumenta

Solamente l'ulteriore flessione dei prezzi sia dei servizi relativi ai trasporti (con quelli del trasporto aereo ancora in forte calo) sia degli alimentari non lavorati (a causa di quelli della frutta fresca) ne contengono gli effetti sull'inflazione, confermando a giugno la crescita dell'indice generale dei prezzi al consumo già registrata a maggio.

Rischio inflazione nei prossimi mesi

La Confcommercio comunque rassicura e spiega che gli aumenti dei prezzi possono considerarsi «trascurabili», per lo meno fino ad ora. Ma avverte che anche se in questa fase non si palesano rischi concreti di una perdita di potere d'acquisto, «l'eventuale perdurare delle tensioni dal lato materie prime energetiche e dei costi di trasporto potrebbe condurre nei prossimi mesi a una significativa risalita dell'inflazione complessiva». E un riflesso immediato sarà quello sulle bollette. A lanciare l'allarme è il Codacons secondo cui la vera preoccupazione è legata all'andamento delle tariffe di luce e gas. «I forti rialzi dei beni energetici - avverte infatti il presidente Carlo Rienzi - determineranno una batosta sulle bollette dell'energia, con rincari pesanti a carico delle famiglie».