Assolombarda, allarme crescita. Spada: "Detassare le assunzioni di giovani"

Il Pil del territorio dal +4% al +2,6%. Spada: 5% di tasse per 5 anni ai ragazzi al primo impiego

Il presidente Assolombarda Alessandro Spada

Il presidente Assolombarda Alessandro Spada

Allarme Pil dall’assemblea degli industriali. "Secondo le nostre stime, la Lombardia rischia di accusare una riduzione della crescita dal 4% al 2,6%. Crescite ridotte interessano anche i territori di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia". I conti sui rischi che corre l’economia del territorio li fa Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, dal palco dell’assemblea generale dell’associazione, ieri al Mind di Milano, il quartiere scelto come sede perché, raccolta l’eredita di Expo 2015, si candida a diventare nuovo polo dello sviluppo e della ricerca. "Quella che stiamo vivendo ora è la quarta crisi negli ultimi 14 anni", aggiunge. "l nostro tessuto imprenditoriale reduce dalla pandemia si trova oggi a fronteggiare l’impatto di questa ennesima sciagura". Per questo Spada si rivolge direttamente al governo che "in passato non ha esitato un attimo a inervenire sulle banche, che hanno una rilevanza sistemica per il Paese: salvarle è quindi questione di sicurezza nazionale. Ma preservare il tessuto industriale non è altrettanto una questione di sicurezza nazionale?".

Mentre si domandano interventi strutturali per l’industria in una fase di forte difficoltà, Assolombarda lancia una proposta: la creazione di una "zona economica speciale virtuale per il paese" per mettere in campo "una fiscalità agevolata per i giovani" che preveda "un’aliquota del 5% per i neoassunti per i primi 5 anni di attività lavorativa". Il consiglio va "in particolar modo al ministro Colao". L’idea è quella di "ricalcare per i giovani neoassunti lo stesso identico modello applicato oggi ai redditi imprenditoriali e professionali inferiori ai 65mila euro", che ora sono "assoggettati a un’imposta del 5% per i primi 5 anni di attività". Questo perché "l’Italia ha il terzo tasso di disoccupazione più elevato in Europa, oltre l’8,3% contro una media dell’eurozona del 6.8%, e il 20% di ragazze e ragazzi tra i 15 e i 24 anni non studia, non lavora e non si forma". Nella sola Lombardia sono "165mila i giovani che si trovano nella più totale inattività". La proposta punta a "un duplice obiettivo: rendere più attrattivo per i giovani il lavoro delle nostre imprese e permettere alle nostre aziende di trovare i profili più adeguati".