
Una delle magic box
Milano, 11 maggio 2019 - Nella peggiore delle ipotesi sono degli inguaribili ottimisti; nella migliore hanno trovato l'uovo di colombo. Stiamo parlando dei "tizi" che hanno ideato un'app contro gli sprechi alimentari. Sì, avete capito bene. Possibile quindi che si possa combattere uno dei più seri problemi del nostro tempo con un'applicazione per smartphone? I numeri direbbero di no: si parla di 1.3 miliardi di tonnellate ogni anno nel mondo di alimenti sprecati, 10 milioni di tonnellate solo in Italia. Uno spreco inutile e dannoso per l'economia e l'ambiente.
Il "meccanismo" che però "To good to go"- questo il nome dell'applicazione - è in grado di mettere in piedi sembra in grado di fare venire qualche dubbio agli scettici. A Milano sta spopolando. Sono numerosi gli esercizi commerciali di somministrazione e vendita di alimenti e bevande (bar, ristoranti, supermercati, pasticcerie, pizzerie, forni) che hanno aderito. Come funziona? Una volta scaricata l'appla prima cosa da fare è quella di geolocalizzarsi. "To good to go" permette di mettere in relazione negozianti che hanno degli invenduti di giornata con i cittadini del quartiere, ogni negoziante può mettere il cibo in eccedenza sull'app e venderli al momento della chiusura. L'utente si geolocalizza trova il negozio più vicino, con un click compra il cibo potendo scegliere la tipologia di negozio e va a ritirarlo al momento della chiusura.
Il principio su cui si basa l'app è la magic box: chi compra lo fa a scatola chiusa, per ovvie ragioni. Lo stesso panettiere, per esempio, non può sapere se a fine giornata avenzerà pane, grissini o pizza. Così il negoziante smaltisce l'invenduto, il cliente compra del cibo a prezzo accessibile, compie un'azione virtuosa e l'ambiente ci guadagna. A Milano i negozi che hanno aderito sono più di 90. Nel resto della Lombardia ci sono "affiliati" anche a Lodi e Como. Disponibile inizialmente solo a Milano, questa app sta rapidamente facendo proseliti forte di una collaudata esperienza all'estero. Insomma, non vi resta che provare.