
Michelangelo Manente, vignettista e autore della mostra
Milano, 20 luglio 2016 - "Il calcio per molti italiani è una religione. Io penso che dovrebbe solo far ridere". Michelangelo Manente, vignettista 38enne di Molfetta (Bari), da anni cerca di mostrare la faccia migliore del mondo del pallone. La sua mostra “Serie Ahah”, da ammirare alla Mondadori di piazza Duomo fino al 31 luglio, è una graziosissima 'sfilata' di volti deformati a mo’ di caricature che raccontano gli ultimi quattro anni del campionato italiano raccogliendo gli episodi più divertenti e significativi di un mondo che, forse, dovrebbe imparare a prendersi un po’ meno sul serio.
Più di 500 le vignette realizzate (per la mostra ne sono state selezionate 80), ognuna delle quali è corredata di una didascalia, tanto per dare una mano agli smemorati. Qualche esempio? Dopo la polemica tra il capitano della Roma, Francesco Totti, e Luciano Spalletti (che aveva accusato la squadra di aver rimediato solo figuracce a livello internazionale negli ultimi anni) si vede il numero 10 giallorosso dire con nonchalance: "Non a caso ce stava pure lui". Non meno emblematica la vignetta che ritrae l’attaccante del Napoli, Gonzalo Higuaín, e il portiere dell’Inter, Samir Handanovic, nei panni degli eroi dei cartoni animati Holly e Benji alludendo al loro stato di grazia durante la scorsa stagione.
Insomma, una sorta di “Annales” dei tempi moderni che alla storia del principato di Roma narrata da Tacito sostituiscono l’epopea della serie A. Una passione, quella per le caricature, che Manente ha cominciato a sviluppare sui banchi di scuola. "Fin da piccolo mi piaceva ritrarre compagni e professori - spiega -. Impugnavo una matita e iniziavo a disegnarli mettendo in risalto i loro difetti".
Molte delle sue 'bravate' artistiche gli costano una sfilza di note ma non ne smorzano l’entusiasmo, trasformando una passione in un lavoro a tempo pieno che gli frutta diverse collaborazioni con alcune riviste locali e nazionali. "Non sono mai stato un fanatico del pallone - conclude Manente -. Mi piace essere dissacrante: ho il coraggio di dire, tramite i miei disegni, cose che moltissimi tacciono".