Tricarico gioca a colori. Musica, quadri e teatro

Tutti lo ricordano a Saremo con “Io sono Francesco”; il nuovo lavoro, molto bello, esce i questi giorni, prodotto da Iacopo Pinna e Lorenzo Vizzini

Tricarico

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Milano, 10 novembre 2016 - Da lui me lo aspettavo perché so chi è Francesco. “Da chi non te lo aspetti” (Edel) è l’ultima conferma del suo silenzioso talento. Tutti lo ricordano a Saremo con “Io sono Francesco”; il nuovo lavoro, molto bello, esce i questi giorni, prodotto da Iacopo Pinna e Lorenzo Vizzini. «In questi utimi anni ho fatto tante cose - racconta -. Teatro con Renzo Martinelli, nato nel tour di “Invulnerabili” con Michele Fazio, concerti quasi teatrali dove ho scoperto un nuovo modo di coinvolgere il pubblico. L’ho raccontato a Renzo ed è nato “Solo per pistola”, andato in scena a Milano e Roma. Con Giancarlo Pedrazzini, amico e direttore della Galleria Fabbrica Eos, si è concretizzata la mostra dei miei quadri al Bar Giamaica di Brera. Sono quelli che vedi nel libretto, quasi un catalogo. Li portiamo alla Fiera di Torino, è un bel momento». L’album, di minimalismo colorato e consapevole, «è un mantra, uno stargate, un portale, un concept album. Il filo portante che unisce tutti i brani e ogni canzone è un’emozione, un’immaginazione, un’idea, un divertimento, un percorso per ritornare a se stessi, per recuperare il proprio sogno, la propria armonia rispetto al mondo; ma, come per uscire da un labirinto, uscire dalla razionalità e dalla logica per tornare alla sorgente non sarà facile. “Da chi non te l’aspetti” è la chiave di volta e la chiave di volta sei tu (un tu che vale per ognuno di noi)».

Questo il manifesto scritto di un lavoro costruito con precisione artigianale, «quasi da falegname che lavora per sottrazione sulla parola, perché qui la maggior parte delle musiche le scrive Michele Fazio. Testi che occupano spazio e danno immagini, declinano la voglia di piccole cose comprensibili, di ricerca di senso. Soprattutto di chiarezza. Un lavoro manuale e di testa». Canzoni compiute come “Un nuovo amore”, “Paradiso”, “Da chi non te lo aspetti”, il gioco di “Sos Oliva”, “La bolla”, “Il motivetto”. Le collaborazioni con Arisa: «L’avevo conosciuta e l’ho chiamata, non volevo cantautrici complicate ma “Una cantante di musica leggera”. Ale e Franz sono amici e la loro comicità amara mi aiuta in “Brillerà”. Scrivo e riscrivo su fogli di carta fino alla bella copia finale, è un bel segno che la tastiera non può sostituire. Come una lettera. Le canzoni spesso nascono di getto ma devono mettere a fuoco un’idea precisa, sono un tentativo di spensieratezza, riflessioni di vita, amore e gioco». Francesco Tricarico è cresciuto alla Barona, frequenta «da abitudinario lo stesso bar, gli amici; mi piace, è come Natale». Da bambino tifava Juventus.