
La cantautrice Chibo, 39 anni
"Milano città grigia". "Milano città che lavora tanto, ma comunica poco". Questi refrain del passato si sentono ancora oggi ripetere. Eppure Chiara Elisa Boi, in arte Chibo, sta dimostrando proprio il contrario. La 39enne cantautrice milanese - sarà allo Zelig di viale Monza a Milano il 5 giugno e al Battiferro di Bologna il 24 luglio - ha infatti scelto di far parlare… i muri. Mettendo in musica frasi che si incontrano girando per Milano.
Chibo, come è nato il progetto “Canto i muri”?
"Era un momento della mia vita in cui la creatività mi stava spingendo a fare qualcosa di diverso. Le scritte sui muri mi affascinano e mi piace fotografarle. Ero in giro per Milano a piedi, quando ne ho vista una e ho iniziato a cantarla. Quindi sono letteralmente corsa a casa e ho iniziato a giocare con la chitarra, mettendo in musica altre scritte. Avrebbe dovuto essere un gioco, un video diffuso solo tra amici, e invece è stato condiviso sui social da molte persone".
Il singolo “Passo Carrà” è la naturale evoluzione di questo progetto.
"Mi ero stupita di quante citazioni musicali fossero scritte sui muri. ‘Passo Carrá’ è stata una folgorazione: da “passo carrabile” era stata cancellata la fine e aggiunta un’immagine della grande Raffaella. Insieme a ‘Dance with me’ mi è sembrato un ritornello perfetto. Le scritte, tolti gli atti vandalici, sono una sorta di dono, ci dicono qualcosa".
La collaborazione dei suoi sogni?
"Mi piacerebbe lavorare con tante artiste italiane, Paola Cortellesi e Cristina D’Avena su tutte".
Cosa c’è nel futuro prossimo di Chibo?
"La mia presenza allo Zelig di Milano continuerà. Poi ho in cantiere altri brani dedicati alle scritte sui muri. Vorrei trovare il tempo di sperimentare e creare anche per me stessa. Avere il gusto di perdersi in una improvvisazione, di suonare per il gusto di farlo".