
Musica per Mantova. Il festival Trame Sonore, giunto alla sua 13esima edizione, rende omaggio alla città e ai suoi...
Musica per Mantova. Il festival Trame Sonore, giunto alla sua 13esima edizione, rende omaggio alla città e ai suoi luoghi celebri con la più importante kermesse di musica da camera d’Europa. Da oggi al 2 giugno 300 eccellenti artisti provenienti da tutto il mondo, si ritroveranno uniti per oltre 150 concerti in varie formazioni per cinque giorni e cinque notti di musica assoluta. Fra gli ospiti Alfred Brendel, Alexander Lonquich, Ian Bostridge; cuore della manifestazione l’Orchestra da Camera di Mantova. Carlo Fabiano, direttore artistico, racconta.
Maestro, come riuscite a convincere grandi artisti internazionali a esibirsi a Mantova? "E’ stato difficile i primi anni, poi abbiamo registrato un trend in crescita. Per i musicisti esibirsi a Mantova non è solo un piacere ma un’opportunità, è un momento d’incontro con i colleghi, gli operatori, i giornalisti per parlare di musica. Centinaia d’incontri che nella vita turbinosa di un concertista è impossibile organizzare. Trame Sonore è un unicum europeo, le richieste sono in aumento e il pubblico è felice".
I luoghi dei Gonzaga, secondo lei, sono fondamentali nella riuscita del festival? "Sono ineguagliabili. Noi riportiamo la musica da camera alla sua autentica e naturale dimensione. Mantova è la città ideale. Fra cui Palazzo Ducale, 35mila mt quadrati di bellezza, 900 sale tutte peculiari per questa arte fra cui il Teatro di Bibiena, Palazzo Te e tanti altri luoghi privati dall’acustica perfetta".
Quanto è importante fare musica insieme? "Fra i grandi concertisti internazionali è cresciuta la necessità di fare musica da camera. Suonare insieme significa levarsi dal peso dell’analisi individuale e scambiare idee sulla stessa partitura con altri musicisti. E’un nutrimento per tutti".
E ascoltare musica da camera? "Nella musica da camera troviamo l’embrione di qualsiasi altro genere musicale. La cameristica è un laboratorio in cui i grandi compositori hanno sperimentato delle loro soluzioni armoniche, timbriche, ritmiche che poi sono state riprodotte nella sinfonica, perfino nell’opera. La musica da camera, in ogni epoca, è un modello da seguire".
Cosa può insegnare Trame Sonore alle stagioni musicali che si svolgono nelle sale concerto? "Che la musica colta è arte, una materia che non smetterà mai di affascinare l’ascoltatore. Noi dobbiamo rivedere le modalità d’offerta, c’è stato un cambiamento delle abitudini di fruizioni musicali. Queste tematiche entrano in Trame sonore".
Grazia Lissi