
Takagi & Ketra
Milano, 9 gennaio 2021 - «Né di Venere né di Marte, non si sposa non si parte, né si dà principio all’arte", ricorda un vecchio adagio che Takagi & Ketra provano a smentire col loro nuovo singolo. Da ieri in radio, infatti, “Venere e Marte” prova a regalare ai campioni della hit da spiaggia e da ombrellone un posto d’alta classifica pure nel campionato invernale. Il pezzo conta sulle firme di Federica Abbate e Cheope, sulla presenza di due "special guest" come Frah Quintale e Marco Mengoni, ma anche sull’infallibilità di quel fiuto che continua a rendere la loro sancta sanctorum di T&K a Chinatown un crocevia della musica italiana. Per la sesta volta consecutiva Alessandro Merli e Fabio Clemente, come si chiamano i due super produttori all’anagrafe, hanno messo la firma sul singolo più venduto dell’anno e non hanno certo voglia di finirla qui; tutto è cominciato nel 2015 col boom di “Roma-Bangkok”, disco di diamante con oltre mezzo milione di copie vendute, cui sono seguiti “Vorrei ma non posto”, “Senza pagare”, “Amore e Capoeira”, "Una volta ancora" e nel 2020, appunto, “Karaoke” della premiata ditta Boomdabash (di cui Ketra è pilastro irrinunciabile) - Alessandra Amoroso. Da cosa nasce “Venere e Marte”? "Dal desiderio di esplorare suoni nuovi anche se sempre nelle corde di Takagi & Ketra, così abbiamo trovato questa ballad un po’ urban capace di rispecchiare abbastanza bene i tempi che stiamo attraversando". Come avete scelto gli ospiti? "Con Frah avevamo già collaborato a “Missili”, mentre Marco l’avevamo solo prodotto (“Mille lire” - nda) e c’era rimasto il desiderio di “usarlo” prima o poi in un pezzo; “Venere e Marte” ha una melodia vicina ai suoi mondi e l’abbiamo chiamato". Fra gli artisti frequentati, quali vi hanno sorpreso di più? "Diversi. Anche se il cameo di Pippo Baudo nel video de “L’esercito del selfie” e quello di Leonardo Pieraccioni nella clip di “Ciclone” sono arrivati veramente inaspettati". Che aria si respira fra gli addetti ai lavori? "I musicisti soffrono la mancanza del live, ma per quanto riguarda la produttività non stanno certo con le mani in mano. Certo, l’energia che nasce dallo stare tutti assieme in studio non è la stessa che si ottiene stando separati; al momento quel tipo di coralità e di confronto diretto sono un po’ in pausa". Che estate sarà quella del 2021? "Questo singolo l’abbiamo registrato a settembre e ora siamo proiettati già verso l’estate. Credo che la prossima estate ci porterà una musica molto energica con un groove capace di scatenare la gente dopo mesi e mesi di sosta forzata". Ce l’avete un sogno mostruosamente proibito? "Collaborare con la leggenda della musica italiana: Mina. O con Vasco. Anzi, con lui ci basterebbe poter scambiare due chiacchiere davanti ad una birra".