CRISTIANA MARIANI
Cultura e Spettacoli

Sethu e la terapia dell’album: "Dobbiamo avere il coraggio di guardare i colori del nostro buio"

Da ’Ragazzi perduti’ a ’Troppo stanchi’: tanti brani che parlano delle sfumature di una generazione. Il cantautore e il gemello musicista Jiz saranno sabato 29 giugno dal vivo sul palco del Milano Pride

Marco De Lauri in arte Sethu 26 anni protagonista sul palco di Sanremo

Marco De Lauri in arte Sethu 26 anni protagonista sul palco di Sanremo

Milano – Marco e Giorgio De Lauri, ovvero i gemelli Sethu e Jiz. I gemelli della musica italiana, visto che ad oggi sono fra i pochi fratelli musicisti del momento. Oggi Sethu sta portando sui palchi di tutta Italia il nuovo disco ’Tutti i colori del buio’ e sarà di scena al Milano Pride di sabato 29 giugno.

Sethu, l’Italia l’ha conosciuta al Festival di Sanremo 2023. Cosa è successo da allora ad oggi?

"Il post Sanremo è sempre tutto veloce e confusionario. È stato uno dei momenti più belli della mia vita, l’ho vissuta molto bene nonostante l’ansia di fare. Dopo l’estate mi sono trovato a fare i conti con problemi che questo periodo aveva un po’ soltanto anestetizzato. Sono un po’ riemersi e ho dovuto prendermene cura e quindi fare un percorso di nuovo in terapia. E poi da lì ho scritto tutto l’album".

È un album generazionale. Cosa c’entra la terapia?

"Per affrontare certe tematiche devi prima interiorizzarle, metabolizzarle e guardarle con lucidità. La terapia fa questo. Quando sei in un periodo buio non è sempre facile guardarsi da fuori e dire “Io sono quello, sto così”. La terapia ti permette di guardarti da fuori e dire ‘Quello sono io e mi descrivo in una canzone’, banalmente".

L’album si intitola ‘Tutti i colori del buio’. Quali sono questi colori?

"Tutti idealizziamo gli altri, idealizziamo i loro momenti belli e i loro momenti brutti. Io parlo anche di stati d’animo, problemi come la depressione e l’ansia. Quando li guardi da fuori, è molto facile vederli come una cosa unica o vedere una persona che maschera semplicemente come sta e banalizzare. In realtà c’è di più e con questo album voglio far vedere tutto quello che c’è dentro. Perché in periodi caratterizzati da aspetti come la depressione ci sono rabbia, rassegnazione, momenti felici, momenti in cui fingi, non c’è solo la tristezza. Per me tutti i colori del buio è questo e tutti i colori del buio è anche imparare a convivere con tutte le proprie sfumature. Sapendo che vivere è questo: i momenti di buio e di luce".

A quali canzoni di ’Tutti i colori del buio’ è più affezionato?

"Sono due. ‘Troppo stanchi’, canzone che avevo scritto tanto tempo fa e che doveva dare il titolo anche all’album. È un brano di tanto tempo fa, ma che mi rispecchia molto. L’altra è ‘Ragazzi perduti’, è il manifesto dell’album. È una canzone che ho scritto per me".

Cosa prova quando vede il pubblico cantare con lei durante i live?

"Non mi succede da tanto tempo, ma devo dire che è l’esperienza più bella per un artista. Quell’emozione che vivi sul palco è una sorta di droga, la vorresti provare all’infinito".