Rovere ai Magazzini Generali: il nuovo album '11 Case' e il tempo che scorre

La band bolognese presenta '11 Case', riflettendo sul tempo e la vita. Ospiti speciali e nuove canzoni in scena.

I rovere, band indie pop di Bologna. Il loro primo album, nel 2019, fu «Disponibile anche in mogano»

I rovere, band indie pop di Bologna. Il loro primo album, nel 2019, fu «Disponibile anche in mogano»

"Questa vita che passa accanto e con le mani ti saluta e fa bye bye", cantava Lucio Dalla riflettendo sul tempo, che scivola pure sotto la soglia di “11 Case”, ultimo album dei rovere (minuscola d’obbligo) in scena domani ai Magazzini Generali. E diventa "un ladro" che "ruba e non c’è una cura, fa paura, forse è troppo tardi".

Scesa dall’album “Dalla Terra a Marte”, la formazione bolognese prova a raccontarsi da un’angolazione nuova: "Ora che siamo entrati nei trent’anni sentiamo addosso il passare del tempo – racconta il frontman Nelson Venceslai –. Questo album l’abbiamo fatto insieme, in studio, mentre il precedente, causa pandemia, era nato lavorando ciascuno nella propria intimità per incrociare suoni e umori solo alla fine".

Perché undici case?"Per dare il senso del passare del tempo e delle diverse fasi di una vita. Sono state un po’ le canzoni a suggerirci il tema".

Cosa vorreste fermare di questo continuo movimento?"Vorremmo indietro un po’ di serenità e di sogni che mesi ed anni ci hanno sfilato di mano. Pure la forma fisica dei vent’anni: la fatica della scena si fa sentire".

Ai Magazzini avrete ospiti?"Oltre ad aprire il concerto, Svegliaginevra canterà con noi “Forse sì forse no“, ma ci saranno pure Divi in “K.o.“ e Mameli in “Freddo cane”".

Recezione di “11 Case”?"Il pubblico canta le nuove canzoni esattamente come le vecchie, dunque buona".

Se una delle 11 chiavi potesse aprire la porta di un sogno?"Continuare il nostro piccolo viaggio nella musica il più a lungo possibile senza perdere una stilla di divertimento, perché quando le passioni diventano lavoro è un rischio".

Ma sono passati solo cinque anni dall’album di debutto “Disponibile anche in mogano”."La musica oggi è molto veloce, guai se non esce una canzone ogni sei mesi e un disco ogni anno. Tutto si brucia prima. Sentiamo di avere ancora molto da dire, ma farlo nel mondo più naturale possibile è una bella sfida".

Sogno proibito?"Probabilmente trovarci in una stanza a scrivere canzoni con Cesare Cremonini".