
L’Østrik Quintet protagonista stasera della prima serata del Rito del Jazz
Quattro appuntamenti a ingresso libero per “Il rito del jazz”, rassegna organizzata da Musicamorfosi e I-Jazz al Cuccagna Jazz Club. Stasera in scena l’Østrik Quintet con l’omaggio all’album “Groovin’ With Golson” del sassofonista Benny Golson, con i due trombonisti Simone Capitaneo e Oliseh Obiarinze, e Christian Scaffidi (basso elettrico), Raffaele Garramone (pianoforte) e Nicola D’Auria batteria.
L’11 febbraio spazio a Nicoletta Tiberini (voce e ukulele) e Daniele Pozzi (chitarra), che portano in scena “I love standards”. Amori illusori, incontri e sguardi sono alcuni dei temi dei testi delle canzoni proposte da questo duo. Tiberini e Pozzi mescolano sonorità jazz e brani originali con influenze dalla tradizione italiana del cantautorato e dal musical.
Il 18 febbraio si esibirà il Nomad Silence Jazz Project, quartetto formato da Claudio Niniano (chitarra e voce), Jonathan Norani (sassofono tenore), Luca Caiazza (basso) e Marco Zacco (batteria). Il gruppo, che è nato nelle aule dei Civici Corsi Jazz di Milano e che si è già esibito su palcoscenici prestigiosi come quello di JazzMi e del festival City of Guitars di Locarno, presenterà per lo più brani originali composti da Claudio Niniano e poi arrangiati dalla band.
Infine il 25 febbraio riflettori puntati sul quartetto guidato dal chitarrista e compositore Francesco Sensi di cui è uscito pochi mesi fa l’album d’esordio “In Abstracto”. Nel gruppo Davide Cabiddu al pianoforte, Enrico Palmieri al contrabbasso e Marcello Repola alla batteria.