
Simona Fais, 44 anni, novatese, marketing manager e insegnante di danza
Quando la donna danza, ride e si riscopre: un viaggio tra corpo, arte e anima, il potere e la magia delle danze mediorientali. Parola di Simona Fais, novatese di 44 anni, marketing manager e insegnante di "yoga della risata" oltre che di danze mediorientali. Considerata da molti una performance da ammirare, spesso pensata per uno sguardo maschile, la danza mediorientale è in realtà un linguaggio sacro, antico e profondamente femminile. Risveglia corpo e anima, libera energia, sensualità e radicamento. Nei movimenti fluidi e ritmici, nei cerchi del bacino e nei gesti delle mani, vive una memoria profonda di donne che si ascoltano e si riappropriano del proprio spazio: "Ogni gesto ha un significato, ogni ritmo tocca un’emozione. Ventre, bacino, colonna e mani diventano strumenti di espressione e connessione", spieg Fais.
Da bambina praticava ginnastica artistica e ritmica, poi la pallavolo. Durante il primo anno di università scocca la scintilla: "A una festa vidi esibirsi una danzatrice egiziana e rimasi affascinata dalla sua bellezza, eleganza e capacità di isolare e controllare alla perfezione ogni parte del suo corpo. Mi iscrissi a un corso, da allora non ho più smesso". Dopo anni di studio, pratica e formazione, Simona Fais diventa insegnante.
Oggi tiene corsi tra Saronno, Caronno Pertusella e Milano, dove unisce danza mediorientale con contaminazioni da altri stili ed elementi contemporanei e moderni, integrando anche la ginnastica ritmica e lo yoga. "Non insegno per lo spettacolo, ma per creare spazi dove donne e bambine possano ritrovare sé stesse attraverso il movimento. La danza mediorientale è un rituale che cura, rafforza e libera", racconta l’insegnante. Anche lo "yoga della risata" è parte del suo percorso: "Ridere senza un motivo, senza giudizio, è una liberazione. Scioglie tensioni, riduce lo stress, risveglia la leggerezza. Il mio lavoro intreccia più dimensioni della bellezza. Con danza e risata accompagno le donne verso quella interiore. Il corpo è un linguaggio potente: ogni donna ha il diritto di raccontarsi attraverso di esso", spiega Fais.
Nei suoi corsi ci sono anche bambine, entusiaste di esplorare il movimento. "Sono attratte da veli di seta, bastoni decorati, ali di Iside. Attraverso il gioco scoprono il corpo come spazio sicuro e creativo".