Oppenheimer assolto dal popolo. Verdetto finale a prova di bomba

Cento gettoni blu per l’innocenza, 73 gettoni rossi per la colpevolezza. J. Robert Oppenheimer, l’inventore della bomba atomica, assolto dalla...

Cento gettoni blu per l’innocenza, 73 gettoni rossi per la colpevolezza. J. Robert Oppenheimer, l’inventore della bomba atomica, assolto dalla...

Cento gettoni blu per l’innocenza, 73 gettoni rossi per la colpevolezza. J. Robert Oppenheimer, l’inventore della bomba atomica, assolto dalla...

Cento gettoni blu per l’innocenza, 73 gettoni rossi per la colpevolezza. J. Robert Oppenheimer, l’inventore della bomba atomica, assolto dalla giuria popolare che lunedì sera, al Teatro dei Filodrammatici, ha partecipato al processo allo scienziato americano, direttore del progetto Manhattan, dal cui lavoro nacque l’ordigno poi sganciato alla fine della Seconda guerra mondiale su Hiroshima e su Nagasaki. Certo, l’ordine di sganciare la bomba sulle due città giapponesi, ancora in guerra con gli Stati Uniti, fu del presidente americano Harry Truman, ma la Corte dei Filodrammatici ha indagato sulla responsabilità di Oppenheimer su quanto accaduto e sulle oltre 160 mila vittime innocenti del doppio ordigno.

“La Storia a Processo“, il format ideato e curato da Elisa Greco, giunto a 10 anni di vita, lunedì ha visto come protagonisti Massimo Sideri, che ha interpretato l’imputato Oppenheimer, mentre il presidente della Corte era l’avvocato Alessandro De Nicola, l’accusa era affidata al procuratore Eugenio Fusco e la difesa all’avvocato Laura Cossar. Il testimone per l’accusa era la manager culturale Patrizia Asproni, il testimone per la difesa lo scienziato Alberto Diaspro.

Fusco ha puntato sulla responsabilità morale degli scienziati nella costruzione della bomba atomica. A Oppenheimer – secondo l’accusa – non può essere perdonato il fatto di aver inaugurato un’era di terrore globale sottomettendo la scienza agli interessi bellici (il progetto Manhattan era supervisionato dai militari) e di non aver firmato la lettera dei 150 scienziati che chiedevano che l’ordigno non venisse mai sganciato contro i civili. Cossar, invece, ha sottolineato che la decisione ultima sull’utilizzo dell’ordigno era in capo ai politici, in primis a Truman, e che Oppenheimer, dopo la Seconda guerra mondiale, si rifiutò di collaborare alla Bomba H. E per questo fu accusato di essere comunista e antiamericano.

Massimiliano Mingoia