STEFANIA CONSENTI
Cultura e Spettacoli

Nazioni Unite, mostra in Triennale: "L’arte ha il potere di cambiare. Disuguaglianze, la chiave di volta"

Marina Ponti, direttrice della Campagna d’azione delle Nazioni unite sugli obiettivi di sviluppo sostenibile. Sull’Onu sotto attacco: "Istituzione creata nel ’45, si dovrebbe cambiare governance economico-politica".

Marina Ponti, direttrice della Campagna d’azione delle Nazioni unite sugli obiettivi di sviluppo sostenibile. Sull’Onu sotto attacco: "Istituzione creata nel ’45, si dovrebbe cambiare governance economico-politica".

Marina Ponti, direttrice della Campagna d’azione delle Nazioni unite sugli obiettivi di sviluppo sostenibile. Sull’Onu sotto attacco: "Istituzione creata nel ’45, si dovrebbe cambiare governance economico-politica".

Marina Ponti, direttrice della Campagna di azione delle Nazioni Unite, in un mondo in cui le diseguaglianze aumentano sembra un miraggio poter cambiare le cose. Che speranza abbiamo?

"In realtà moltissima, ci sono nel mondo sempre molte più persone e realtà che perseguono il cambiamento, una maggioranza silenziosa che crede in un mondo più sostenibile, più giusto e più pacifico. La speranza è coraggio, è ciò che ci fa agire. Giustizia sociale e climatica sono in cima alle priorità, certo sono importanti anche temi universali come il lavoro, la nutrizione, gli oceani, l’agricoltura ma se c’è un tema che è trasversale, che risolve molte di queste sfide è proprio il tema delle diseguaglianze".

Partecipate alla 24esima Esposizione internazionale della Triennale, con il Padiglione “Realtà parallele“, una campagna visivamente forte che presenta le opere di Uğur Gallenkuş, artista turco abile nel mostrare le fratture nelle nostre società. Un bagno di realtà...

"Viviamo in un mondo che ha più risorse finanziarie, anche più soluzioni ma quel che manca è la volontà politica di utilizzare queste risorse per migliorare le condizioni di vita per le persone e proteggere il nostro pianeta. Promuoviamo un concetto di speranza, conta molto l’azione individuale, incoraggiamo i change maker. E crediamo anche molto nel potere dell’arte, un martello che aiuta a scolpire, a modellare la realtà. L’arte parla al nostro cuore, quando la testa e il cuore si uniscono, allora può esserci il cambiamento. “Realtà parallele“ è più di una mostra d’arte , è una chiamata all’azione per costruire società eque. Ogni collage è un potente commento sulla condizione di frattura delle società umane e sulla necessità di un cambio sistemico. La diseguaglianza sistemica rimane il tema dei temi, una delle grandi sfide del mondo perchè profondamente radicata in barriere storiche e strutturali che perpetuano l’esclusione nelle società".

Viviamo momento storico complesso. Mai come in questo periodo anche l’Onu, istituzione nata per garantire il diritto internazionale, è sotto attacco. Che ne pensa?

"Tutto è stato messo in crisi, dal sistema della cooperazione a quello dei diritti umani e anche il rispetto e la priorità sul dialogo. Le Nazioni Unite non possono agire in maniera indipendente ma devono rispettare le indicazioni dei Paesi membri. Per esempio, il consiglio di sicurezza che ha il compito di mantenere la pace, è composto da 15 membri di cui 10 a rotazione e 5 permanenti che hanno diritto di veto su qualunque risoluzione.

In un momento di tensioni geopolitiche e di polarizzazione l’Onu è vittima di veti incrociati. C’è bisogno di rivedere la governance internazionale, economico e finanziaria perchè quella attuale rispecchia una cartina del mondo di 80 anni fa quando molti paesi oggi indipendenti erano ancora colonie".