
Le foto aeree scattate dagli Alleati nel 1944 rivelano la pianta a castrum di Erba
Milano, 27 dicembre 2015 - «Su questa strada lastricata, che da Milano va verso nord, misero i piedi importanti personaggi dell’antica Roma, ad iniziare da Giulio Cesare, a capo delle legioni che conquistarono la Gallia». A esaltare con la necessaria enfasi una scoperta, che si preannuncia eccezionale, è Adriano Gaspani, archeoastronomo all’Osservatorio di Brera, da anni impegnato con altri studiosi a ricostruire la rete viaria della Lombardia romana (e preromana) e a riportare alla luce quel che rimane di vestigia in molti casi ancora significative. Gaspani e la sua équipe, partendo dai dotti studi negli anni ‘80 del secolo scorso ad opera di Ambrogio Palestra (responsabile del vasto archivio della Biblioteca Ambrosiana), hanno compiuto quest’ultima impresa: hanno ricostruito il tracciato dell’antica e imponente carreggiata romana (“oggi sarebbe un’autostrada a quattro corsie”, afferma il professore), che portava dall’antica Mediolanum verso le Alpi a nord (raggiungendo Inverigo e la Val d’Intelvi), tagliando in due la Gallia Cisalpina, nel I secolo a. C., quando la strada fu ampliata e strutturata per il passaggio di eserciti e di grandi carri commerciali e da guerra. Qui passarono armate potenti, che hanno lasciato una traccia nella storia dell’umanità: oltre a Giulio Cesare, transitò pure l’esercito di Annibale coi suoi elefanti, per dirigersi verso la pianura, dove ottenne importanti vittorie. «Tuttavia quando passò il generale cartaginese, la strada che oggi sta riemergendo, aveva un’ampiezza minore, eppure consentì ai soldati di Annibale un cammino agevole», sottolinea Gaspani.
Ma non è tutto. Se l’antica via commerciale è, per il momento, poca cosa e conservata in modo sporadico, lungo il suo tracciato gli archeologi hanno identificato l’antico abitato di Forum Licinii, uno dei centri nevralgici della Lombardia romana.
Lo studio accurato delle fotografie aeree scattate dagli Alleati nel 1944, durante i bombardamenti dell’ultima guerra mondiale, e in particolare recenti foto agli infrarossi, poi definite con sistemi informatici, hanno permesso di accertare con estrema sicurezza la presenza di un antico agglomerato sotto parte del moderno abitato di Erba (Como).
Un centro a pianta quadrata o lievemente rettangolare, che la denota senza alcun dubbio di epoca romana, in quanto concepita come il “castra”, l’accampamento di forma quadrata degli eserciti dell’Urbe, che fungeva da modello per la costruzione delle colonie o dei “municipia”, che i nuovi padroni del mondo disseminarono in tutto l’Impero e quindi anche nel Nord Italia.
Le dimensioni della superficie costruita, accertate con sufficiente sicurezza dalle foto dall’alto e dalle prime prospezioni nel terreno, ci fanno capire che siamo in presenza di un centro importante, dotato di strutture di prestigio. “Probabilmente si tratta proprio di Forum Licinii, che fu costruito in onore di un importante politico del senato romano e che fu sede di fiorenti attività amministrative e commerciali, direttamente dipendenti da Roma”, dice Gaspani. Di questo notevole centro abitato parla anche Plinio il Vecchio, un esperto di scienza e fenomeni naturali, che scrisse la prima enciclopedia della storia, la monumentale “naturalis historia”, summa di tutto il sapere dell’antichità. In essa (Libro III, capitoli 17-21) lo scienziato, di origine lariana, descrive con enfasi Forum Licinii, come centro di incomparabile bellezza naturale, dotato di strutture di prestigio.