"Sudo e basta". L’estate di Maccio Capatonda e il video girato in un condominio di Legnano

Il comico: "Abbiamo faticato a trovare una casa brutta e antica, ma alla fine ci siamo riusciti grazie a degli amici. Altro che ville, è brutto e antico come piace a me"

Maccio Capatonda

Maccio Capatonda

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Milano - Per lui in Salento c’è troppo vento e a Formentera l’acqua è nera, meglio quindi il mare della Corsica per parlare del singolo "Sudo e basta", rubando minuti preziosi a quella vacanza da cui riemerge venerdì per introdurre al Festival di Giffoni, assieme a Lillo, l’anteprima del film d’animazione "DC League of Super-Pets". Lui è Maccio Capatonda e il video di “Sudo e basta“ l’ha girato in un condominio di Legnano. "Abbiamo faticato a trovare una casa brutta e antica, ma alla fine ci siamo riusciti grazie a degli amici di Danti, produttore del pezzo" ammette il comico abruzzese, all’anagrafe Marcello Macchia. "Di solito i videoclip sono ambientati in villone bellissime, ma noi volevamo altro".

Protagonisti Mariottide e Fernandello.

"Mariottide è un personaggio nato nel 2007 a ‘Mai dire martedì’. Con la Gialappa’s avevo fatto già un anno di parodie di trailer e volevo passare a quelle dei promo musicali dei cantanti; così pensai di crearne uno tristissimo, autore di brani dal titolo evocativo come ‘Tempesta di dolore’, ‘Tu puzzi’, ‘Perché sputi’. Poi in una canzone, ‘Meglio male’, Mariottide ebbe bisogno di un figlio e gli affibbiai Fernandello (Luigi Luciano alias Herber Ballerina - ndr) creando il presupposto da cui sono nati la sitcom ‘Casa Mariottide’, e trailer come ‘Sossoldi’ e ‘L’uomo che usciva la gente’".

Un contro-tormentone? "Un pezzo dalle sonorità estive che però racconta il disagio del caldo, del riscaldamento globale, attingendo dall’immaginario di Mariottide che è sempre stato quello della povertà, della miseria, della tristezza. Insomma, una canzone fuori dagli schemi che potremmo chiamare un ‘tormentato’ estivo".

Il mese scorso ha pubblicato pure la sua seconda opera letteraria «Libro 2 - Racconti da mare».

"Un volume da spiaggia fatto di racconti, di giochi, di barzellette finite male. Si può leggere, ma anche usare come ventaglio o come badile per scavare buche".

Pure il film che sta scrivendo è legato all’estate?

"No, ci sto lavorando da due anni e sono alla quarta stesura. Conto di finire la sceneggiatura entro il prossimo mese. Dovremmo iniziare le riprese in autunno. Racconta un mondo un po’ distopico. Se il mio primo film era ambientato a Milano e il secondo a Corvara, un paesino abruzzese, questo si svolgerà a Roma. Nel 2018 ho girato per Sky una serie intitolata ‘The Generi’, la puntata venuta meglio è horror-comica e questo mi spinge a pensare che invece il mio quarto film potrebbe guardare in quella direzione. Magari più horror che comico, come non ci si aspetterebbe da me".

C’è un’altra serie in arrivo. "Sì, a settembre per Eliomobile, una nuova compagnia telefonica. Sarà disponibile sulla loro piattaforma Macciovers. Ma al momento ho in ballo pure uno show condotto da Frank Matano su Prime intitolato ‘Prova, prova, sa, sa’ e per l’anno prossimo sto già pensando ad uno spettacolo teatrale. L’esperienza di ‘Lol’, infatti, mi ha svegliato dentro un insospettato desiderio di palcoscenico".